Il Ministero dell’Istruzione ha assicurato nei giorni scorsi che entro il 16 gennaio saranno pubblicate tutte le notizie relative al concorsone. «Abbiamo già iniziato a mettere online i test – spiegano dal Miur – concluderemo il tutto entro il 16 gennaio».
Vale quindi la pena analizzare nel dettaglio la situazione. Come controllare il test? Il calendario? Dove è più facile passare? E I ricorsi? Ecco tutte le informazioni necessarie.
Test selettivi
I test preselettivi saranno online dal 16 gennaio e tutti coloro che vorranno consultarli, potranno accedere alla pagina delle istanze online del sito del Ministero, inserendo le proprie credenziali e controllando i risultati della prova di dicembre.
Su 320mila iscritti solo 88mila hanno superato la preselezione(le cattedre a disposizione sono 11.542) e potranno svolgere le prove scritte che si terranno dall’11 al 21 febbraio prossimo.
Le Regioni con meno candidati
Aver scelto una regione piuttosto che un’altra incide sui risultati di coloro che aspirano ad un posto di insegnante nella scuola pubblica? Perché? Ogni regione ha un diverso numero di candidati, ma anche di cattedre a disposizione.
Per esempio in Calabria un candidato su due avrà la possibilità di diventare insegnante di storia, geografia o italiano, mentre, al contrario, in Basilicata, solo il 14,3% dei candidati riuscirà a farcela.
O ancora: coloro che vorranno diventare maestri di scuola primaria avranno più possibilità in Lucania che in Sicilia. 31,8% in Basilicata, contro il 5,8% di possibilità d’accesso alle scuole siciliane.
Ogni candidato potrà partecipare a più classi del concorso, a condizione che svolga la prova in una sola regione.
Risultati del test di dicembre
Nel test di preselezione del concorsone spiccano fisici, matematici e ingegneri. Male invece filosofi, laureati in giurisprudenza e architetti.
Per superare il test occorreva totalizzare un minimo di 35 punti. Ce l’hanno fatta il 45% degli aspiranti a cattedre di scuola superiore e il 48% degli interessati ai posti disponibili nelle scuole medie.
All’interno dei singoli segmenti scolastici il risultato è stato parecchio disomogeneo. Per quanto riguarda i candidati alle scuole superiori i migliori risultati sono stati realizzati da fisici e ingegneri e matematici (per le cattedre di fisica, elettronica e matematica), seguiti da latinisti e grecisti per i posti disponibili nei licei classici.
Male invece i filosofi, gli architetti e i laureati in giurisprudenza che hanno fatto registrare rispettivamente il 33% (i primi due) e il 36% di ammessi alle prove di febbraio.
Ricorsi al Tar
Alle prove scritte di febbraio potranno accedere 88.610 canditati (erano più di 320mila alle preselezioni).
Se però il Tar del Lazio si pronuncerà in loro favore nella camera di consiglio del prossimo 7 febbraio, a questi si aggiungeranno anche i 6mila aspiranti docenti che hanno presentato ricorso grazie all’associazione sindacale Anief.
Secondo il sindacato, avrebbero dovuto superare il test di dicembre anche i 6mila candidati che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 30 punti.
Il calendario
La prova scritta, a differenza del test preselettivo, verterà solo sulle materie che i candidati vorrebbero insegnare e durerà due ore e mezzo.
I test si terranno dall’11 al 21 febbraio 2013 e saranno suddivisi per classi di concorso (si comincia con l’infanzia). Ci saranno 2 sessioni: mattutina (ore 8) e pomeridiana (ore 14).
Gli esami consisteranno in 3 o 4 domande aperte e si svolgeranno presso gli istituti scolastici dei capoluoghi di ciascuna regione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA