Scoperto nuovo farmaco salva vita per chi si espone a radiazioni

Adamo Modica

21 Maggio 2014 - 15:26

Scoperta una molecola per curare la malattia acuta da radiazione, passo in avanti fondamentale per il contenimento di incidenti come quello di Fukushima.

Scoperto nuovo farmaco salva vita per chi si espone a radiazioni

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine sarà presto disponibile un farmaco di nuova generazione utile a curare i casi di esposizione a radiazioni, rischio concreto in caso di incidenti nucleari come quella di Fukushima.

Il farmaco sarebbe basato su delle piccole molecole di nuove generazione chiamate PHD inhibitors (Prolyl hydroxylase domain inhibitors) in grado di curare la sindrome gastrointestinale da radiazioni (o malattia acuta da radiazione) che solitamente conduce alla morte nell’arco di 2 settimane.

L’oncologo David Kirsch del Duke University Medical Center di Durham, in North Carolina, ha dichiarato al riguardo:

Ciò che è veramente interessante in questa ricerca non è solo che è stata trovata una contromisura contro i danni da radiazioni ma il fatto che la molecola funziona nell’arco delle 24 ore dopo l’esposizione.

Questa caratteristica consentirebbe di agire concretamente sulle persone contaminate in tempo in caso di esposizione a radiazioni.

I test condotti su animali hanno mostrato come i soggetti trattati siano sopravvissuti mediamente più a lungo del normale e due terzi di essi erano ancora vivi a 60 giorni dall’esposizione a radiazioni.

Il capo ricercatore Amato Giaccia ha spiegato che le radiazioni sono estremamente dannose in quanto danneggiano il DNA delle singole cellule, conducendole alla morte.

Mentre le radiazioni danneggiano immediatamente con maggiore forza sistema nervoso e midollo, le cellule più sensibili alla successiva intossicazione da radiazioni sono situate nel tratto gastrointestinale.

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