Scioglimento del ghiacciaio dell’Antartide fuori controllo: scatta l’allarme

Martino Grassi

4 Aprile 2021 - 18:47

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Un ghiacciaio dell’Antartide delle dimensioni di due terzi del Regno Unito ha raggiunto un punto di svolta che preoccupa gli scienziati.

Scioglimento del ghiacciaio dell’Antartide fuori controllo: scatta l’allarme

Un ghiacciaio dell’Antartide ha raggiunto il punto di non ritorno e sta andando incontro ad uno scioglimento rapido e irreversibile che avrà un significativo impatto sul livello del mare in tutto il mondo. Sebbene l’allarme fosse già stato lanciato da diversi anni, adesso dagli scienziati attiva la conferma che il ghiacciaio di Pine Island nell’Antartide occidentale è al suo punto di svolta.

Il ghiacciaio di Pine Island ha una dimensione pari a quella di due terzi del Regno Unito, e desta particolare preoccupazione perché sta perdendo una quantità di ghiaccio superiore a qualsiasi altro ghiacciaio in Antartide. Al momento, il Pine Island e il vicino ghiacciaio Thwaites sono i responsabili al 10% del costatante aumento del livello del mare in tutto il mondo.

Scioglimento del ghiacciaio dell’Antartide fuori controllo: scatta l’allarme

Da diverso tempo gli scienziati stavano osservando questa particolare regione dell’Antardite, sostenendo che presto avrebbe raggiunto un punto di svolta, che adesso sembra essere arrivato. Gli esperti infatti sostengono che una volta dato il via ad una simili ritirata, l’intera calotta glaciale è destinata a collassare, ma quello che spaventa di più è il fatto che questo ghiacciaio contenga una quantità di ghiaccio tale da innalzare il livello del mare di circa 3 metri.

I ricercatori della Northumbria University hanno pubblicato uno studio sulla rivista The Cryosphere nel quale viene mostrato che il ghiacciaio ha almeno tre distinti punti di svolta. Il terzo e ultimo evento, causato dall’aumento delle temperature oceaniche di circa 1,2 °C, porterà a un ritiro irreversibile dell’intero ghiacciaio.

Le tendenze a lungo termine del riscaldamento e del ridimensionamento nelle acque profonde circumpolari, in aggiunta ai cambiamenti dei modelli di vento nel mare di Amundsen, spiegano gli scienziati, potrebbero esporre la calotta di ghiaccio di Pine Island ad acque più calde per periodi di tempo più lunghi.

Le conseguenze dello scioglimento

Nell’abstract dello studio si legge che “questo processo potrebbe essere già stato attivato nella regione del mare di Amundsen, dove i ghiacciai di Pine Island e Thwaites dominano l’attuale perdita di massa dall’Antartide, ma le tecniche di modellazione e osservazione non sono state in grado di stabilirlo in modo rigoroso, portando a visioni divergenti sulla futura perdita di massa della calotta glaciale dell’Antartico occidentale”.

Gli esperti al momento sono al lavoro per cercare di comprendere quali potrebbero essere le conseguenze dello scioglimento e “diverse simulazioni al computer in tutto il mondo stanno tentando di quantificare come il clima che cambia potrebbe influenzare la calotta glaciale dell’Antartico occidentale, ma identificare se un periodo di ritirata in questi modelli è punto di svolta è una sfida”. Se il ghiacciaio dovesse entrare in una ritirata irreversibile l’innalzamento del livello del mare sarebbe quantificato in metri.

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