Accordo vicino tra la banca svizzera UBS e le autorità britanniche e statunitensi riguardo all’inchiesta sulle manipolazioni del tasso interbancario Libor tra il 2005 e il 2009. A quanto riporta il New York Times, UBS è già pronta a sborsare una multa da 450 milioni di dollari.
Barclays la prima a pagare
Non sono tuttavia arrivate conferme (né smentite) da parte della statunitense Commodity Futures Trading Commission, né da parte della inglese Financial Services Authority, né tantomeno dall’istituto svizzero, che, attraverso un portavoce, non ha voluto commentare sulle cifre, quanto piuttosto rimarcare sul buon andamento delle trattative al fine di chiudere definitivamente l’inchiesta.
I 450 milioni di dollari di multa, peraltro, corrispondono alla stessa cifra pagata a giugno scorso da Barclays, unica banca nel giro dell’inchiesta che ha confessato le proprie responsabilità, e che ha annoverato tra le dirette conseguenze anche le dimissioni dell’ad Bob Diamond.
Tuttavia la cifra non è ancora ufficiale, visto che alcune fonti parlano di una multa che supera i 450 milioni di dollari (forse per un ritardo di UBS nell’ammettere le proprie responsabilità rispetto a Barclays?).
Dopo un inizio negativo, il titolo di UBS ha guadagnato terreno alla Borsa di Zurigo, chiudendo in positivo
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