Scadenze fiscali: lunedì 30 settembre ultimo giorno per 49 adempimenti

Alessandro Genovesi

27/09/2013

Scadenze fiscali: lunedì 30 settembre ultimo giorno per 49 adempimenti

Tra poco più di due giorni, lunedì 30 settembre, i contribuenti italiani dovranno far fronte a ben 49 scadenze fiscali. Che diventano 50, cifra tonda, in alcuni grandi comuni come Milano, dove i cittadini dovranno pagare anche la tassa sui rifiuti.

Le scadenze più importanti

Non tutte le imposte da pagare hanno però la stessa rilevanza. Nella giungla tributaria le più importanti riguardano la presentazione in via telematica del modello Unico, della dichiarazione Irap e di quella Iva. C’è, inoltre, la possibilità di versare le imposte non pagate nel 2012 beneficiando di sanzioni ridotte (cosiddetto “ravvedimento fiscale”).
Infine, da quest’anno anno, c’è una nuova, e questa favorevole, scadenza per i contribuenti, vale a dire la possibilità, per i dipendenti rimasti senza datore di lavoro, di presentare un 730 a credito in modo da ottenere in pochi mesi i rimborsi direttamente dall’Agenzia delle Entrate senza dover aspettare.

Tanti diversi soggetti

Mezzo centinaio di adempimenti fiscali non sono pochi e, inevitabilmente, coprono uno svariato ventaglio di materie e una moltitudine di contribuenti. Si va dai lavoratori dipendenti agli artigiani e commercianti, dai pensionati ai proprietari immobiliari, dai creditori pignoratizi agli enti creditizi, dalle Onlus alle associazioni sportive dilettantistiche, dalle società di capitali agli enti senza scopo di lucro. Il fisco e la burocrazia non risparmiano le istituzioni: il Senato, la Camera, la presidenza della Repubblica e la Corte costituzionale che devono trasmettere alcuni elenchi.

Dov’è la semplificazione?

Abbiamo contato, grossomodo, 50 scadenze fiscali. Tutto qui? Nemmeno per sogno. Se si procede ad un calcolo più sistematico e si passa a contare ogni singolo adempimento o ogni singola imposta, contrassegnata ognuna da un suo codice tributo per essere versata e quindi corrispondente a una singola imposta, arriviamo a quota 95.
Ad esempio prendiamo chi ha scelto di pagare le imposte del modello Unico a rate e non è titolare di partita Iva: potrebbe essere costretto a dover scrivere nella delega di pagamento ben 23 diversi codici tributo. Ma non avevamo detto addio al nome del Paese delle cento tasse?
Per fortuna, magra consolazione, la maggior parte degli adempimenti in scadenza il 30 settembre non comportano pagamenti: non c’è, dunque, una pesantezza dal punto di vista finanziario ma certamente c’è dal punto di vista dell’attenzione e della concentrazione richieste per farvi fronte.

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