Il Ministero della Salute sta lavorando per modificare il sistema sanitario italiano. Il piano prevede di rivedere le esenzioni, i ticket e i finanziamenti alle cliniche
In arrivo una rivoluzione per il sistema sanitario nazionale. Dovrebbero essere finalmente riviste le modalità con cui si stabiliscono le esenzioni e l’entità del ticket dovuto dai cittadini per farmaci, analisi e visite. Inoltre, nel piano del Ministro Lorenzin, c’è anche l’eliminazione dal sistema sanitario nazionale delle mini-cliniche.
Ticket legati al reddito
Entro sei mesi saranno riviste le modalità con cui stabilire il peso dei ticket sanitari. L’obiettivo è quello di rendere il ticket sanitario più equo, rendendolo più leggero per i cittadini meno facoltosi. Sempre in questa direzione va l’idea di riformulare le disposizione per l’esenzione sanitaria troppo spesso a favore dei più ricchi.
Il ticket sanitario, ovvero la tassa che i cittadini pagano per visite, farmaci e ricoveri subirà dei cambiamenti. Anche per quanto riguarda le patologie croniche, per le quali molte persone, anche le più abbienti, usufruiscono di esenzioni per tutto ciò che è legato alla propria malattia. Tutto questo nel giro di 6 mesi dovrebbe cambiare e il ticket sanitario dovrebbe pesare maggiormente sulle tasche di chi può permetterselo.
La notizia delle novità legate al ticket è arrivata ieri sera. Nei giorni scorsi il ministro della salute Lorenzin aveva annunciato che "il patto per la salute sta lavorando sull’esenzione da una parte mentre dall’altra dobbiamo cercare di recuperare laddove ci sono persone che sono esenti per reddito ma, in realtà, non ne avrebbero diritto".
Finanziamenti
Sempre dalla riunione di ieri del Ministro e degli 8 assessori regionali impegnati con lei per la riforma del sistema sanitario, è arrivata un’altra buona notizia: sono confermati i finanziamenti per la sanità per gli anni 2014-2017. Insieme ai finanziamenti già stanziati dovrebbero arrivare nuove risorse anche grazie al piano di risparmi pensato dal Ministro Lorenzin.
A questo proposito sul tavolo del Ministro c’è l’idea di cancellare dal servizio sanitario nazionale le mini-cliniche, quelle con meno di 60 posti letto. Si salveranno soltanto le cliniche private "altamente specialistiche" e quelle che aggregandosi tra loro arriveranno ad offrire almeno 80 posti letto.
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