Samsonite: la regina (sempre più ricca) del travel luggage

Francesca Caiazzo

18/10/2017

Protagonista di una crescita sorprendente, la Samsonite. Grazie alla diversificazione dell’offerta e alla acquisizioni vincenti

Samsonite: la regina (sempre più ricca) del travel luggage

Cresce ma non invecchia. Continua ad archiviare successi e mette a segno acquisizioni che si rivelano sempre azzeccate. Parliamo della multinazionale del travel luggage, Samsonite il cui giro d’affari nel 2016 ha sfiorato i 3 miliardi di dollari, poco meno della metà della valore della sua capitalizzazione in Borsa.

La società è stata fondata nel 1910 e nel corso di poco più di un secolo di vita ha saputo diversificare l’offerta e fiutare il mercato, seguendo l’andamento delle tendenze e le esigenze dei clienti.

I numeri di Samsonite

I numeri della holding che ha sede in Lussemburgo sono da record. Partiamo dal giro d’affari, quello del 2016 si è attestato a 2,8 miliardi di dollari e il 2017 ha seguito il trend crescente.

Nel primo semestre, infatti, gli utili sono cresciuti dell’89% con l’Ebitda aumentato del 26,9% per un valore di circa 241,5 milioni di dollari.

In crescita anche le vendite nette (+31,8%), il cui valore nel primi sei mesi dell’anno in corso è arrivato a 1.586,1 milioni di dollari.

Un fatturato, quello della Samsonite, che cresce in tutto il mondo anche se l’aumento più sostanzioso si registra nel Nord America dove arriva al +53%. Incrementi corposi e a due cifre anche in Europa con +24%, Asia con +19,8% e America Latina con +19,4%.

La fetta più grande del giro d’affari della società, si conferma quella dei prodotti business che da soli fatturano 977,8 milioni e la cui crescita ha sfiorato il 100% (98,1% per l’esattezza). Una performance brillante spinta anche dall’acquisizione, lo scorso anno, del brand Tumi.

Bene anche l’e-commerce: le vendite nette online sono aumentate del 126,7% grazie anche all’acquisizione di eBags, specializzato nel commercio elettronico di borse e accessori da viaggio.

Le acquisizioni “fortunate”

La sorprendente crescita di Samsonite è dovuta anche alla strategia di ampliamento del proprio giro d’affari, che si concretizza con le numerose acquisizioni di marchi “fortunati”.

Una pianificazione accurata, che permette alla holding di diversificare la gamma dei prodotti e che allo stesso tempo risponde anche alle esigenze dei clienti che preferiscono acquistare con un click.

Una decina i nuovi brand che dal 2012 sono finiti sotto l’ala di Samsonite, nel cui portfolio si contano marchi importanti come Hartmann, Lipault, American Tourister e Gregory. Gli ultimi due affari in ordine di tempo si chiamano Tumi e eBags.

Il marchio di valigeria d’alta gamma è stato acquisito nella primavera del 2016 con un accordo da 1,8 miliardi di dollari, mentre il rivenditore online di borse e accessori da viaggio è entrato sotto l’ombrello Samsonite qualche mese fa per circa 105 milioni di dollari.

Investimenti più che azzeccati, come conferma lo stesso Ceo Ramesh Tainwala:

“Tumi è stata una forza trainante importante per la performance del gruppo, ma anche la nostra attività esistente continua a crescere”.

Ma le manie di espansione di Samsonite potrebbero ancora non essere assopite. Secondo Bloomberg, il gruppo starebbe puntando a brand come Salvatore Ferragamo, Prada, Canada Goose Holdings, Burberry e Furla.

La strategia di Samsonite International è premiata sia dai clienti che dal mercato: il valore delle sue azioni alla Borsa di Hong Kong dal primo gennaio sono salite del 55,7% (dato alla chiusura di venerdì scorso).

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