Russia e Cina sempre più vicine per contrastare lo strapotere degli Stati Uniti. Dopo l’accordo sul gas, arriva quello sulla sicurezza
Russia e Cina sempre più vicine. Ad unire le due superpotenze mondiali sembra essere un "nemico" comune: gli Stati Uniti.
Dopo essersi "sposate commercialmente" con lo storico accordo sul gas infatti, le due Nazioni cominciano a cooperare anche sul piano militare. Nei giorni scorsi è stata eseguita un’esercitazione militare congiunta nel Mar Cinese orientale, proprio davanti al Giappone, partner storico degli americani.
L’accordo commerciale
L’accordo siglato tra Cina e Russia poco più di un mese fa ha acquisito una valenza di portata storica. Il Paese di Putin si è infatti impegnato a fornire il gas in cambio di 400 miliardi di dollari, accaparrandosi così il primo utente energetico del globo e garantendogli, dall’altro lato, una delle fonti più grandi di combustibile.
L’intesa risolve inoltre i grattacapi di Mosca causati dalla crisi Ucraina che ha creato non pochi problemi ai vecchi accordi con l’Europa.
Secondo i calcoli, l’intesa di maggio rappresenta il più ricco contratto mai firmato e garantirà a Pechino, a partire dal 2018, la fornitura di 38 miliardi di metri cubi di gas all’anno.
Ma le due Nazioni non si sono fermate qui. E’ stato infatti sbloccato un pacchetto di 49 accordi bilaterali riguardanti importanti settori come aeronautica e tecnologia.
Attualmente il volume d’affari portato avanti da Xi Jinping e Putin cresce di anno in anno (+40% tra il 2009 e il 2011) ed entrambi i Paesi sono determinati ad aumentare ancora di più la portata della loro cooperazione, arrivando a 100 miliardi di dollari nel 2015.
La cooperazione militare
Il 20 maggio scorso, il Presidente cinese ha espresso chiaramente la volontà di creare un’asse asiatico volto a collaborare nella sicurezza, asse che dovrebbe comprendere Russia, Cina e Iran. Oriente contro occidente, o meglio, Oriente contro Stati Uniti. Xi Jinping dopo aver definito la NATO una "struttura obsoleta" derivante dalla Guerra Fredda, nata per tutelare determinati Paesi, lasciando nell’incertezza gli altri, ha pesantemente accusato di Stati Uniti per gli interventi militari in Medio Oriente, criticando le scelte militari americane.
Il leader cinese non ha usato mezzi termini. Secondo lui, chiunque non decida di non piegarsi alle pressioni di Washington, viene attaccato con pretesti discutibili quali "problemi di sicurezza nazionale", o "protezione dei civili".
Insomma le due potenze asiatiche sembrano determinate a contrastare gli USA. Quali saranno le mosse di Obama?
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