Roma, comunali: la partita tra i candidati sindaco si gioca sullo stadio a Tor di Valle

Angelica Basile

11 Marzo 2016 - 09:16

In piena corsa delle Comunali i candidati dicono la loro sulla costruzione dello stadio della Roma. Giachetti e Storace sono a favore mentre Fassina, Raggi e Marchini dicono il loro secco "no". E Bertolaso promette sorprese. Ma i tifosi della Roma dovranno aspettare. Finché non verrà scelto il sindaco, il Presidente della Regione Zingaretti non darà il suo lasciapassare.

Roma, comunali: la partita tra i candidati sindaco si gioca sullo stadio a Tor di Valle

Alle Comunali di Roma manca poco e forse per l’elezione del nuovo sindaco sarà decisiva la discussione sulla costruzione dello stadio prevista a Tor di Valle. Infatti, tutti i candidati hanno detto la loro sulla fattibilità del progetto presentato già all’epoca Marino. E non va dimenticato che all’interno di una città come Roma le tifoserie possono fare davvero da ago della bilancia, anche in una competizione politica. Basti pensare che i supporters di Trigoria sfiorano il milione e mezzo nella sola capitale.

Comunali di Roma: candidati sindaco Giachetti e Storace dicono sì allo stadio

Tra i candidati, quelli che si sono schierati subito a favore della costruzione dello stadio, sono stati Giachetti e Storace. Il primo è il vincitore delle primarie Pd, il secondo è il candidato de La Destra. Giachetti ha dichiarato di essere pro stadio, se non altro perché porterebbe miglioramenti infrastrutturali alla città. Non transige sul fatto che si debba operare secondo legalità e sicurezza, ma si è detto comunque assolutamente positivo sul progetto. Storace si è dimostrato ancora più favorevole, puntando sul fatto che alla città la costruzione dello stadio non dovrebbe costare quasi nulla, visto che pagheranno tutto i privati. A Roma toccherebbero, quindi, solo grandi vantaggi.

Comunali di Roma: i candidati sindaco scettici

Ma qualche perplessità è stata espressa dagli altri candidati alle Comunali di Roma, soprattutto per quanto riguarda la zona prescelta, quella di Tor di Valle. A suggerire un cambio di localizzazione è stato Stefano Fassina, candidato per Sinistra Italiana, il quale si è detto a favore della costruzione dello stadio a patto che venga però predisposta su suolo pubblico.

Capannelle sarebbe, secondo lui, un’ottima alternativa. Scegliere un terreno pubblico, infatti, limiterebbe il pericolo di speculazione edilizia. Sullo stesso punto ha insistito anche la candidata Cinque Stelle, Virginia Raggi.

Chi è d’accordo con Tor di Valle ma non con il progetto in toto è Alfio Marchini, candidato civico che non si professa né di destra né di sinistra. Le perplessità riguardano i servizi accessori previsti nel progetto, dalla rete stradale alle Tre torri dell’Eur. Andrebbero revisionati e ricontrollati, secondo Marchini. Fino a quel momento, lui resta dalla parte del no.

Bertolaso, il candidato del centrodestra, fervente romanista, ha acceso la curiosità di molti tifosi, dicendo di avere una grande idea per lo stadio, ma di non volerla ancora rivelare.

Stadio Tor di Valle: il costruttore Parnasi sigla un contratto con Pizzarotti

I dubbi di alcuni dei candidati non sono poi così infondati. Infatti, proprio in questi giorni stanno circolando le ultime news sulla gestione del progetto. Il costruttore dello stadio, Luca Parnasi, proprietario della società Parsitalia, si trovi in mezzo a problemi finanziari.

Sembra che un contratto con il colosso dell’edilizia Pizzarotti sia ormai imminente e, anche se la cessione totale delle quote dello stadio non è stata confermata, sicuramente se ne vedranno ancora delle belle. Intanto, il Presidente della Regione Nicola Zingaretti ha annunciato che non darà il via alla costruzione fino a quando non verrà scelto il nuovo sindaco.

Dunque, la partita sullo stadio è assolutamente aperta ed è anche politica.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it