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Riunione BCE oggi: le previsioni su tapering e conferenza stampa di Draghi

giovedì 7 settembre 2017, di C. G.

Gli aggiornamenti sulla conferenza stampa tradotti in italiano in tempo reale sono disponibili a questo link.

La riunione BCE è finalmente arrivata: gli occhi oggi sono tutti per la conferenza stampa di Mario Draghi che prenderà il via alle ore 14:30.

Non saranno tanto i tassi di interesse ad attirare l’attenzione, ma sarà il tapering, ossia la riduzione del programma di Quantitative Easing della BCE a tenere i mercati con il fiato sospeso durante la conferenza di oggi.

Cosa aspettarsi dall’odierna riunione BCE dal punto di vista della politica monetaria e quali le ripercussioni del meeting e della stessa conferenza stampa di Mario Draghi?

Money.it fornirà aggiornamenti in tempo reale sulle decisioni relative ai tassi di interesse, al tapering e al QE, e seguirà in diretta l’intervento di Mario Draghi in conferenza stampa. La riunione BCE riserverà qualche sorpresa? Ecco tutti gli elementi da monitorare assolutamente.

Tapering e QE in focus

La riunione BCE di oggi si troverà ad affrontare un dilemma fondamentale: la nuova, evidente e preoccupante forza dell’euro. Nelle scorse settimane alcuni funzionari hanno già espresso le proprie rimostranze in merito e l’idea di un tapering soft ha portato la moneta unica ad affievolire la sua corsa.

I timori relativi all’apprezzamento dell’euro potrebbero costringere Draghi in conferenza stampa a rinviare qualsiasi annuncio sul tapering della BCE. In quest’ottica sarà fondamentale passare al setaccio qualsiasi riferimento del presidente in merito al cambio euro dollaro che potrebbe svelare indizi sulle prossime mosse di politica monetaria.

Vale la pena di ricordare come l’attuale programma di Quantitative Easing sia destinato a durare fino a dicembre prossimo. Che cosa accadrà dopo? Quel che è chiaro è che non sarà azzerato bruscamente, ma quel che non è ancora evidente è in che modo l’Eurozona dovrà dire (gradualmente) addio al programma. La decisione sul tapering potrebbe essere rinviata alla riunione BCE di ottobre.

Alcuni analisti si sono detti convinti che la conferenza stampa di Mario Draghi oggi avrà il solo scopo di affossare l’euro e di frenare il rally del cambio (1,20 pare un livello insostenibile per l’economia di Eurolandia).

Altri, invece, non sono sembrati così pessimisti. Tra questi segnaliamo gli esperti di ANZ, che hanno fornito diverse ragioni per cui l’odierna riunione BCE non avrà lo scopo di affossare la moneta unica:

  1. L’euro non è sopravvalutato e il suo ritmo di apprezzamento è stato relativamente moderato.
  2. L’attuale forza del cambio con il dollaro USA riflette il miglioramento della fiducia nei confronti dell’economia dell’Eurozona e riflette anche minori rischi di deflazione.
  3. La BCE sta per approcciare il tapering, ossia la fine dell’attuale QE e ha recentemente abbandonato qualsiasi riferimento a future riduzioni dei tassi di interesse.
  4. In media il cambio EUR/USD ha viaggiato su quota 1,1050 nei primi 8 mesi dell’anno. Tale livello è decisamente inferiore rispetto alla media di 1,1160 registrata nei primi 8 mesi del 2016.

Vista da questa prospettiva, la riunione BCE di oggi non dovrebbe agire nel senso di affossare l’euro. La conferenza stampa di Mario Draghi potrebbe rivelarsi più sorprendente di quanto si immagina, soprattutto per quel che riguarda il tapering.

Cosa aspettarsi in definitiva? La risposta a questa domanda dipenderà da quanto la forza della moneta unica si rivelerà preoccupante per i membri della Banca Centrale europea.

Cosa aspettarsi da tassi, inflazione e crescita

Come già accennato in precedenza non saranno i tassi di interesse ad attirare l’attenzione degli analisti oggi. È opinione largamente diffusa che Mario Draghi e il suo board di politica monetaria sceglieranno di lasciare il costo del denaro ai livelli attuali (0,00%).

Il focus passerà oggi (oltre che sul tapering) anche sull’inflazione e sulle stime di crescita della BCE. A quanto riportato dalla maggior parte degli analisti Mario Draghi potrebbe comunicare una duplice revisione:

  • stime di inflazione al ribasso
  • stime di crescita al rialzo

Nella riunione BCE di giugno la banca centrale ha parlato di un’inflazione all’1,6% nel 2019 basandosi però su un cambio EUR USD piuttosto differente rispetto a quello attuale. Da quelle previsioni ad oggi il tasso di cambio si è apprezzato del 7% e secondo Bank of America Merrill Lynch un avanzamento del 10% della moneta taglierà di 40-50 punti base le stime inflazionarie di medio termine.

Cosa aspettarsi dunque dall’inflazione della BCE? Gli analisti non hanno dubbi, le stime saranno abbassate all’1,5% o anche all’1,4% durante la conferenza stampa di Draghi.

La forward guidance di Mario Draghi

La classica formula “Ci aspettiamo che i tassi di interesse rimangano su livelli pari a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo” non sarà probabilmente toccata dalla BCE, ma secondo i più attenti qualche novità si scorgerà dal punto di vista del Quantitative Easing.

Nonostante siano tutti convinti che nessun annuncio sul tapering troverà spazio nell’odierna conferenza stampa di Mario Draghi, il mercato si aspetta comunque un qualche cambiamento nella dialettica relativa al QE, sufficiente almeno per preparare i mercati e misurare la loro reazione iniziale.

Le previsioni sulla riunione BCE di oggi e sulla conferenza stampa di Mario Draghi saranno disattese o verranno confermate dalle decisioni del presidente?

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