“Risvegli” di Giuseppe Ungaretti: analisi del testo, commento e parafrasi

Isabella Policarpio

19/06/2019

19/06/2019 - 17:00

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Maturità 2019, traccia prima prova scritta: per l’analisi del testo (tipologia A), una delle opzioni è “Risvegli” di Giuseppe Ungaretti. Di seguito analisi del testo, parafrasi e commento.

“Risvegli” di Giuseppe Ungaretti: analisi del testo, commento e parafrasi

La poesia “Risvegli”fa parte della sezione Il porto sepolto pubblicata per la prima volta in maniera autonoma da Giuseppe Ungaretti nel 1916 poi confluita nella raccolta L’Allegria (1942).

La poesia porta l’indicazione “Firenze, Vallecchi 1919” ed interamente ispirata alla condizione umana, della quale esprime tutta la complessità.

Vediamo ora il testo, la parafrasi, l’analisi ed il commento della poesia scelta dal Miur per la prima prova scritta alla Maturità 2019.

La raccolta “L’Allegria”, 1942

La poesia “Risvegli” confluì nella raccolta “L’Allegria” , che ebbe la sua edizione definitiva nel 1942.

In questa raccolta, Giuseppe Ungaretti vuole descrivere la tragicità della guerra, che visse in prima persona come soldato semplice, soprattutto in territorio francese. Proprio per questo, in tutte le poesie contenute ne «L’Allegria» si avverte una forte influenza della metrica e della poetica francese.

Il linguaggio è nuovo ed originale e, soprattutto, apre le porte al simbolismo. Il poeta si pone nei confronti del lettore come se fosse un veggente, capace cioè di riscoprire ciò che è sepolto nell’animo umano.

“Risvegli” testo

Ogni mio momento
io l’ho vissuto
un’altra volta
in un’epoca fonda
fuori di me
Sono lontano colla mia memoria
dietro a quelle vite perse
Mi desto in un bagno
di care cose consuete
sorpreso
e raddolcito
Rincorro le nuvole
che si sciolgono dolcemente
cogli occhi attenti
e mi rammento
di qualche amico
morto
Ma Dio cos’è?
E la creatura
atterrita
sbarra gli occhi
e accoglie
gocciole di stelle
e la pianura muta
E si sente
riavere

Parafrasi

Ho rivissuto un’altra volta ogni momento della mia vita, in un’epoca profonda e lontana da me.

Fatico a ricordare le altre vite vissute e perdute nel passato.
Riaffioro in un bagno di ricordi familiari a me cari e mi sento più tranquillo.

Osservo le nuvole finché non si frantumano lentamente e mi tornano in mente ricordi di amici defunti.

Che cos’è Dio?

E la creatura impaurita, con gli occhi spalancati, accoglie con lo sguardo la rugiada cosmica e il cambiamento della pianura.

E così si sente rinascere.

"Risvegli”: analisi del testo e commento

Schema metrico: versi liberi.

Questa è una delle poesie più religiose de Il Porto Sepolto insieme a Dannazione, Peso, Destino. Presenta un linguaggio ermetico e frammentato. Dall’esperienza della guerra Ungaretti, sia come uomo che come poeta, non ha estratto solamente gli aspetti negativi (come la sofferenza) ma anche altre emozioni importanti per riflettere sul proprio io, sugli uomini e sul mondo, una sorta di continua ricerca di un mistero da scoprire e rivelare, che in questo caso prende la strada del sogno. Ad ogni orrore della guerra corrisponde per contrasto una rinascita e la lirica in questione si traduce in una forte volontà di continuare a vivere. Il titolo Risvegli sta ad indicare il risveglio della coscienza ed è un qualcosa che si ripete nel tempo, e non è casuale il verso conclusivo che termina con «riavere», che rafforza il concetto di ripetizione.

Parafrasi, analisi e commento tratti da Scuolissima.com

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