Riforma pensioni: pensione anticipata per lavoratori impiegati in mansioni gravose, le ultime novità

Stefania Manservigi

6 Marzo 2017 - 18:30

Riforma pensioni, i lavoratori impiegati in mansioni gravose potranno andare in pensione anticipata. Ecco come.

Riforma pensioni: pensione anticipata per lavoratori impiegati in mansioni gravose, le ultime novità

Tra coloro che potranno andare in pensione anticipata grazie alle misure approvate con la riforma delle pensioni ci sono anche i lavoratori impiegati in mansioni gravose.
Sono due, infatti, le misure destinate alla pensione anticipata di questa categoria di lavoratori: l’Ape social, ossia il prestito pensionistico nella sua versione agevolata, e la Quota 41 riservata ai lavoratori precoci.
Ancora non sono state definite quali siano le attività lavorative che possono considerarsi gravose: a tal proposito sono infatti attesi i decreti attuativi, che dovrebbero essere approvati in questi giorni, che definiranno nel dettaglio le categorie interessate dalle novità che entreranno in vigore a partire dal prossimo 1° maggio.

Pensione anticipata lavori gravosi: chi potrà rientrare?
In base a quanto stabilito dalla riforma delle pensioni approvata con la Legge di Stabilità, potranno andare in pensione anticipata i lavoratori che svolgono mansioni gravose da almeno sei anni in via continuativa, richiedendo tali attività un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo.
Per ora nella platea dei lavoratori impiegati in mansioni gravose rientrano 11 categorie: gli operai edili e industria estrattiva, i conduttori di gru nelle costruzioni, i conciatori di pelli, gli autisti di mezzi pesanti, gli infermieri e le ostetriche turnisti, gli assistenti di persone non autosufficienti, gli insegnanti degli asili nido, i facchini, gli addetti alle pulizie e gli operatori ecologici. Platea che potrebbe però essere ampliata con i decreti attuativi, anche grazie all’intervento dei sindacati che incontreranno il Governo il prossimo 9 marzo per definire una volta per tutte i punti fondamentali dei provvedimenti che molti lavoratori attendono da mesi.

Pensione anticipata lavori gravosi: Ape e Quota 41
Tutti i lavoratori impiegati in attività gravose in possesso dei requisiti specificamente richiesti potranno andare in pensione anticipata, a partire dal 2017, grazie all’Ape social e alla Quota 41.
Per accedere all’Ape i lavoratori, oltre a svolgere mansioni gravose, dovranno essere in possesso di almeno 63 anni di età e almeno 36 anni di contributi. Inoltre nel caso in cui il lavoratore, oltre a svolgere una delle attività considerate gravose, risulti essere anche lavoratore precoce può scegliere di accedere alla Quota 41 se più favorevole, e uscire con 41 anni di contributi senza penalizzazioni.

Pensione anticipata lavori gravosi: Possibile ampliamento della platea?
Come anticipato la platea di coloro che accederanno alla pensione anticipata in quanto lavoratori impiegati in mansioni gravose potrebbe aumentare. Per il momento, in base a quanto stabilito nella riforma delle pensioni, possono accedere all’Ape social e alla Quota 41 i lavoratori dipendenti impiegati da almeno sei anni in via continuativa in una delle 11 attività tassativamente determinate.
Durante l’ultimo incontro tra sindacati e Governo, tuttavia, è stata registrata l’apertura da parte dell’esecutivo nel rivedere la platea dei beneficiari. In particolare il Governo si è detto favorevole all’introduzione di una franchigia di 12 mesi nella determinazione dei sei anni di continuità in lavori gravosi. Inoltre, sempre nell’individuazione dei beneficiari delle misure, è stato stabilito che si faccia riferimento all’attività specifica svolta dal lavoratore e non all’azienda o al settore in cui essa opera.

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