L’Aula della Camera, nonostante le obiezioni, ha approvato la riforma della scuola «Buona scuola». Sono tante le novità in arrivo, vediamole tutte punto per punto.
La riforma della scuola, la “Buona scuola”, è stata approvata dalla Camera nonostante le proteste e le obiezioni.
Dall’assunzione dei precari al nuovo ruolo del preside sono molte le novità introdotte. Vediamole insieme.
Riforma della scuola: assunzione di 100.000 precari
Grazie a un piano straordinario di assunzioni dal 1° settembre avranno una cattedra circa 100.000 docenti precari: circa 36mila sul turnover, 15mila sul sostegno e gli altri sul nuovo organico dell’autonomia.
Dal 2016 saranno poi riassorbiti sui posti liberi da turnover i 6.500 idonei del vecchio concorso del 2012.
In questo modo, grazie alle assunzioni, la scuola avrà l’8% di docenti in più.
Novità anche sul fronte dei contratti a termine: è stato introdotto, infatti, il tetto massimo dei 36 mesi anche non continuativi per non creare un nuovo bacino di precari.
Riforma della scuola: i poteri del preside
Uno dei punti più contestati è quello che prevede l’accentramento di diversi poteri nella figura del preside. I presidi potranno scegliere i docenti dell’organico dell’autonomia per realizzare il progetto formativo della scuola; la scelta avverrà all’interno degli ambiti territoriali. Il loro operato sarà valutato ogni tre anni da ispettori ministeriali.
Per approfondire leggi anche: Riforma della scuola: approvato l’articolo sul nuovo ruolo del preside
Riforma della scuola: alternanza scuola – lavoro
Saranno stanziati 100 milioni l’anno per favorire l’alternanza scuola – lavoro.
L’alternanza si potrà fare in aziende ma anche in enti pubblici, musei anche d’estate e all’estero. A tal proposito sarà disponibile un Registro nazionale dell’alternanza in cui saranno visibili gli enti e le aziende disponibili.
Riforma della scuola: l’introduzione del merito
La logica dell’anzianità sarà sostituita da quella del merito. Dal 2016 saranno destinati 200 milioni di euro l’anno alla valorizzazione del merito del personale docente.
Saranno i dirigenti scolastici ad assegnare i fondi agli insegnanti attraverso un nucleo di valutazione interno alla scuola e sulla base di linee guida nazionali.
Riforma della scuola: la Card elettronica
Il ddl introduce una Carta elettronica per la formazione e l’aggiornamento dei professori: si tratta di un voucher di 500 euro l’anno da spendere in libri, strumenti digitali, corsi, mostre e eventi culturali.
La formazione in servizio diventa obbligatoria.
Riforma della scuola: school bonus e scuole paritarie
Chi farà una donazione a favore delle scuole avrà diritto a un credito di imposta al 65%.
Chi iscrive i figli alle scuole paritarie avrà diritto a una detrazione Irpef del 19% per ogni alunno fino a un tetto massimo di 400 euro per le rette delle scuole elementari, medie e superiori.
Riforma della scuola: scuole innovative
Verranno inoltre stanziati fondi per creare scuole innovative, dotate di ogni tecnologia.
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