Riduzione del debito pubblico: Monti fa sul serio

Daniele Sforza

23 Novembre 2011 - 11:10

Riduzione del debito pubblico: Monti fa sul serio

Successe nel lontano 1992, anno terribile per la politica, e succederà anche nel 2012. Dopo vent’anni il nuovo governo italiano presieduto da Mario Monti, nella duplice veste di premier e di Ministro dell’Economia, opererà una serie di dismissioni di beni statali.

Molto probabilmente sarà la Cassa depositi e prestiti a essere incaricata di gestire il Fondo unico nel quale confluiranno strade, ferrovie, concessioni autostradali, porti e quote di aziende come Eni, Enel, Terna e BancoPosta.

Il Fondo strategico italiano, creato da Tremonti nel luglio scorso per controllare le aziende pubbliche italiane, cambierà dunque funzione poiché servirà essenzialmente a cedere parte del patrimonio statale, attraverso un rapido passaggio al secondo step del progetto originario ideato da Tremonti, nella quale si sarebbe verificato l’ingresso di altri soci, con il conseguente incremento del Fondo.

La legge istitutiva del Fondo strategico italiano così ne definiva il compito: "[Il Fondo] opera acquisendo quote, generalmente di minoranza, di imprese strategiche, ossia di rilevante interesse nazionale che siano in equilibrio economico-finanziario e abbiano adeguate prospettive di redditività e significative prospettive di sviluppo.

Le imprese strategiche prese in esame sono tutte quelle che abbiamo nominato prima e delle quali il Fondo sarà il veicolo principale di vendita.

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