I pilastri del provvedimento: "capitale umano, tagli e rivoluzione open data"
Tre sono i punti in cui si sviluppa la riforma della Pubblica Amministrazione: "capitale umano, innovazione, tagli alle strutture non necessarie", ha spiegato il Premier Renzi, che sottolinea come questi temi saranno affrontati tramite il decreto "sforbicia Italia" e l’uso degli "open data come strumento di trasparenza".
Questa riforma esprime la volontà, sempre più forte, di snellire la burocrazia.
"E’ una riforma", commenta Matteo Renzi, "che non è contro i lavoratori, non ci sarà nessun esubero, e si assumeranno 15 mila giovani entro il 2018, l’obiettivo della riforma è licenziare i dirigenti senza incarico e stangare i fannulloni, e rendere la PA più semplice".
I contenuti del provvedimento, in 44 punti, vanno dal telelavoro ad una stretta sulla dirigenza pubblica, dal taglio dei permessi sindacali al rialzo del bollo auto.
Vediamo ora quali sono i punti più salienti di tale provvedimento:
- TELELAVORO E VOUCHER BABY SITTERTelelavoro e sperimentazione di forme di co-working (condivisione uffici) e smart-working (orari elastici e tecnologie digitali), ma anche voucher per baby sitter, puricultrici, badanti specializzate e convenzioni con asili-nido.
L’obiettivo è facilitare la conciliazione di vita e lavoro, per questo altre specifiche proposte:
1.PART TIME, spazio al cosiddetto part-time incentivato, che viene considerato uno strumento utile a creare, da una parte, nuove assunzioni, e dall’altra a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, soprattutto per le neo-mamme;
2. OPZIONE DONNA, cioè la possibilità di andare in pensione con i requisiti pre-Fornero per le lavoratrici che scelgono il regime contributivo.
- BONUS AI DIRIGENTI LIMITATO AL 15% DELLO STIPENDIO
- DIRIGENTI A TERMINE, la durata degli incarichi dei dirigenti di tre anni potrà essere rinnovata "previa partecipazione alla procedura di avviso pubblico". Mentre potrà esserci la revoca anche in relazione al mancato raggiungimento degli obiettivi.
- COMMISSIONE DIRIGENZA CHE VIGILI SUGLI INCARICHI
- VIA CORPO FORESTALE E POLIZIA PENITENZIARIA
- MOBILITA’ OBBLIGATORIA, MA DISTANZA IN DEFINIZIONE, si prevede che i dipendenti pubblici possano essere spostati senza assenso in una sede di lavoro diversa, nella bozza della riforma, si indicano i 100 km.
- STOP TRATTENIMENTO IN SERVIZIO, non sarà possibile restare a lavorare nella PA dopo l’età del pensionamento
- SI ALLENTA LA STRETTA SUL TURNOVER, il limite per le amministrazioni centrali restano al 20% delle uscite per il 2014, 40% per il 2015, 60% per il 2016 e 80% per il 2017.
- DISTACCHI SINDACALI DIMEZZATI
- ARCHIVIO UNICO VEICOLI, si lavora alla messa a punto di un archivio unico sui veicoli circolanti.
- I SERVIZI AL CITTADINO, GLI OPEN DATA E LA RIFORMA FISCALE, si prevede l’istituzione di un codice unico (PIN) per accedere a tutti i servizi, la trasparenza totale di incassi e spese della PA, interoperabilità delle banche dati e informatizzazione dei documenti amministrativi.
La riforma, che caldeggia Renzi è per avere un’Italia più giovane, più moderna più digitale e per poter realizzare tutto ciò bisogna "svecchiare" la PA, c’è la necessità di un cambiamento, un maggior dinamismo e velocità.
Al momento la riforma riguarderà solo le amministrazioni statali ma obiettivo del Governo è di estendere il piano a tutti gli enti territoriali anche attraverso un confronto con le autonomie. Cinque gli interventi del riassetto e tre i settori chiave su cui si insisterà per le semplificazioni: ambiente, edilizia e fisco.
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