Renzi ha rilasciato a Ballarò la prima intervista da premier nella quale ha trattato diversi temi: riduzione del cuneo fiscale, ruolo della Cdp, riforma del fisco e tassazione rendite
Matteo Renzi ha rilasciato la prima intervista come Presidente del Consiglio al programma televisivo di Giovanni Floris, Ballarò.
Nel corso dell’intervista il premier ha spiegato quali saranno le prossime mosse del nuovo esecutivo, trattando i temi di cui aveva già parlato nel discorso programmatico fatto al Senato e alla Camera.
Il cuneo fiscale
Primo tema trattato quello della riduzione del cuneo fiscale "a due cifre" annunciato nei giorni scorsi, che già ha fatto discutere soprattutto per il problema dei finanziamenti. Su questo tema il premier ha detto: "Entro un mese diamo percorso preciso con quanto prendiamo da dove. Per esempio la riduzione della spesa pubblica, recupero denari da patti internazionali".
Ma come si fa a ridurre il cuneo fiscale a due cifre? "ci sono scuole pensiero diverso, Padoan si è preso tempo per verificarle. Alcuni professori della Bocconi insistono su 20-23 miliardi, altri hanno idea diversa. Un modo è abbassare Irap, un altro è abbassare Irpef, il terzo sul quale stiamo ragionando è quello degli oneri sociali."
Debiti Pa e Cdp
Nel programma di governo di Renzi, la Cassa depositi e prestiti ha un ruolo fondamentale. Il Ministro Poletti, ospite alla trasmissione ha detto che la Cdp potrebbe prestare i soldi alle pubbliche amministrazioni che devono pagare dei debiti alle aziende. "Non capisco - ha detto il ministro - perché quelli con le aziende non sono considerati debiti e se li facciamo con la Cdp allora sì."
Secondo il Presidente del Consiglio la Cdp "ci può aiutare a fare quello che ha fatto la Spagna, per circa 60 miliardi di euro, con un effetto benefico immediato. Aiuterà i fondi per lotta al credit crunch, e in 15 giorni permetterà di sbloccare i 60 miliardi che sono bloccati per i debiti della Pa".
Sul rapporto con il Ministro Padoan, alla domanda di Floris su chi comanda, chi decide cosa si può fare, Renzi risponde: "con Padoan decidiamo insieme, questo è un punto importantissimo, il fatto che non ci sia contrapposizione o un ragioniere che dica se una cosa si può fare o non si può fare. Condividiamo l’idea di fonde che se non mettiamo in circolo denari...".
Tassazione rendite finanziarie
Il premier torna anche sul tema della tassazione delle rendite finanziarie, tirato in ballo da Graziano Delrio e che già ha fatto storcere il naso a Forza Italia e alla Lega Nord.
Renzi non ha escluso la possibilità di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie ma in un quadro di riforma del sistema fiscale più ampio, che abbassi la tassazione sul lavoro e porti l’Italia nel quadro della media europee.
"Aumentare la tassazione delle rendite finanziarie, non dico sui Bot ma sulle rendite pure, questo per abbassare il costo del lavoro. Abbiamo una tassazione sulle rendite finanziarie tra le più basse in Ue" dice il premier.
Per Renzi comunque bisogna ’’attendere la riforma complessiva del sistema fiscale. L’obiettivo finale è la riforma del lavoro, semplificare il fisco, modificare la Pa, cambiare la giustizia, per fare questo sono tutti d’accordo da trent’anni ma poi non lo fanno. Io vado avanti, al massimo mi mandano a casa. Se la politica sbaglia va in malora il Paese".
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