Renzi mette i suoi fedelissimi alla guida delle infrastrutture. Finmeccanica, Ferrovie dello Stato, ADF, ministero e Anas. Ecco la squadra di renziani
Il nuovo presidente e amministratore dell’Anas è Gianni Armani. Dopo le polemiche di aprile e le dimissioni di Pietro Ciucci, l’azienda che si occupa di gestire l’azienda stradale e autostradale italiana ha una nuova guida.
Matteo Renzi mette un altro fedelissimo alla guida di un’azienda cardine del settore infrastrutturale. A questo punto dunque l’intero sistema è in mano sua. In poco più di un anno infatti, il Premier ha piazzato i suoi uomini ai vertici delle principali aziende pubbliche statali,da Finmeccanica a Ferrovie dello Stato. Ma non solo: a completare il quadro ci sono anche Marco Carrai alla presidenza dell’ADF e Graziano Delrio ministro dei Trasporti. Senza dimenticare la nomina di Luca Lotti segretario del Cipe, , il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, che controlla miliardi destinati alle opere pubbliche e "approva i singoli progetti, assegna le risorse finanziarie e verifica i piani d’investimento e le convenzioni dei principali concessionari pubblici e privati".
A questo punto dunque, la nomina di Armani alla guida dell’Anas consegna al Premier il "monopolio" delle infrastrutture. Le dimissioni di Pietro Ciucci, dopo la raffica di polemiche dovute alla vicenda Incalza - Lupi e al crollo del viadotto Scorciavacche sulla Palermo - Agrigento, erano un’occasione da non perdere. Spetterà dunque all’ex numero uno di Terna guidare Anas verso la privatizzazione.
Accanto a lui nel nuovo consiglio d’amministrazione ci saranno Cristina Alicata, 39 anni, laureata in Ingegneria Meccanica all’Università di Roma “La Sapienza”, responsabile della sede di Napoli della Fca Center Italia Sp; Francesca Moraci, 59 anni, è professore ordinario di urbanistica presso la Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Phd in pianificazione territoriale, componente fra l’altro del Comitato di Esperti preposto all’elaborazione del piano strategico nazionale della portualità e della logistica. Tre renziani sui quali il premier potrà contare.
Lo stesso si può dire per il gruppo Ferrovie dello Stato, il cui cda è composto da Gioia Ghezzi, ex consulente di Renzi per una legge sull’omicidio stradale a Firenze e Federico Lovadina, avvocato nello studio legale Tombari insieme al tesoriere del Pd Francesco Bonifazi e al ministro per le Riforme Maria Elena Boschi.
Parlando infine di Finmeccanica, oltre "all’amico Mauro Moretti", AD del gruppo, nel Cda siede Fabrizio Landi, consigliere del Premier.
La conquista del settore infrastrutturale può dirsi compiuta
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