Qualcosa non torna. Secondo quanto pubblicato oggi sul Fatto Quotidiano lo Stato starebbe per mettere mano al portafogli per comprare 1.300 auto blu. In sostanza stando alle convenzioni Consip il governo è pronto ad acquistare 210 vetture pubbliche, tutte blindate per una spesa massima di 25 milioni di euro. A cui si aggiunge un’altra convenzione attiva e tuttora valida che prevede l’acquisto di 1.100 vetture tra berline e utilitarie.
Le 100 auto blu vendute online uscirebbero così dalla porta, per rientrare nuove e moltiplicate dal portone di Palazzo Chigi. Se i dati pubblicati dal Fatto quotidiano venissero confermati, la vendita delle auto blu annunciata con soddisfazione da Renzi sarebbe soltanto un "contentino" per gli elettori, convinti che il governo dei rottamatori sia davvero disposto a tagliare le spese.
Auto blu in vendita
Dal 26 marzo al 16 aprile saranno messe in vendita su eBay 100 auto blu in servizio per sottosegretari e Ministri.
Non sappiamo quanto il governo guadagnerà dalla vendita delle auto blu, ma anche soltanto il suo annuncio ha portato a Renzi un buon guadagno in termini di fiducia e simpatia da parte degli elettori. Cottarelli, il commissario per la riduzione di spesa a cui Renzi ha chiesto di trovare 7 miliardi di euro, ha inserito il taglio delle auto blu negli ingrediente per la sua spendig review.
Il tema della auto blu all’asta era già stato trattato in un precedente articolo, nel quale premettendo la bontà dell’iniziativa, si afferma che la vendita di 100 auto rappresenta una goccia nell’oceano degli sprechi statali. Per approfondire leggi: Renzi: 100 auto blu messe all’asta su eBay. Ma quante sono e quanto ci costano?
Auto blu in acquisto
A quanto pare per 100 auto blu che se vanno, altre 1.300 arrivano. E per quanto possa essere bravo il battitore d’asta, è difficile pensare che alla fine lo Stato ci guadagni qualcosa.
L’acquisto delle nuove auto rientrano in convenzioni Consip già stipulate o in bandi appena conclusi. L’acquisto di 210 nuove vetture pubbliche per 25 milioni di euro è previsto da un bando pubblicato a dicembre e conclusosi il 27 febbraio scorso, pochi giorni dopo l’arrivo di Matteo Renzi a palazzo Chigi. Mentre l’acquisto di 1.100 tra berline e utilitarie è previsto da una convezione operativa da tempo e dal valore di circa 15 milioni di euro.
A questo si potrebbero aggiungere le convenzioni degli enti locali, come per esempio quella valida in Sicilia dove si continua a fare richieste per il noleggio di auto blindate. Il noleggio di auto blu rientra in un’altra convenzione attiva dal 2012 e in scadenza nel 2015 che prevede il noleggio di 4.045 auto.
Per chiarezza e onestà c’è da evidenziare il fatto che nessuna di questa convenzioni o bandi sono state attivate dal governo Renzi. Ma la domanda che ci poniamo e che si dovrebbe porre chi parla di tagli alla spesa è la seguente:
Si possono interrompere le convenzioni?
La risposta è: si, si può fare.
Maurizio Ferrante responsabile dell’ultima gara per l’acquisto di 210 vetture spiega che "come per tutte le convenzioni non è un’acquisto diretto. Se subentra una norma che inibisce l’acquisto per ragioni di contenimento della spesa non c’è alcuna penalizzazione, le gare non prevedono un impegno all’acquisto, neppure per un veicolo".
A commentare la situazione il sindacato delle Forze dell’Ordine, Massimo Blasi, segretario confederale ironizza: "Il rischio, se si prendono per buone le tabelle di Cottarelli sugli organici delle forze dell’ordine, è che ci arrivino le auto e nessuno le possa guidare. Attenzione Matteo, dici che le vendi ma guarda che le stai comprando".
Oltre a vendere le prime 100 auto blu, annuncio che ha fatto certamente una gran scena, sarebbe un segnale davvero concreto bloccare una volta per tutte la possibilità di comprare altri mezzi che non servono. E’ semplice, basta un decreto a firma Renzi che blocchi o restringa la possibilità delle amministrazioni di ordinare veicoli. Ora che lo sapete, fatelo.
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