René Laennec, colui che inventò lo stetoscopio e scoprì la forma del cuore

Fiammetta Rubini

17 Febbraio 2016 - 10:54

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Chi era René Laennec, il medico francese nato il 17 febbraio di 235 anni fa a cui dobbiamo l’invenzione dello stetoscopio e la scoperta della forma del cuore.

René Laennec, colui che inventò lo stetoscopio e scoprì la forma del cuore

Oggi, 17 febbraio 2016, Google celebra la nascita dello scienziato francese René Laennec con un doodle.

Dopo lo scorso doodle dedicato a Dmitrij Mendeleev, oggi Google ha scelto di omaggiare il 235esimo anniversario della nascita di René Laennec.

Scopriamo la storia e le curiosità sull’uomo che ha inventato lo stetoscopio e scoperto le dimensioni del cuore. Chi fu questo geniale medico francese e perché Google ha deciso di ricordare il 235esimo anniversario della sua nascita?

Forse non tutti sappiamo chi fu René Laennec, il medico francese che inventò lo stetoscopio. Oggi 17 febbraio ce lo ricorda Google, che ha deciso di omaggiare il medico francese e la sua invenzione con un simpatico doodle. Scopriamo di più su uno scienziato importantissimo per la storia della medicina, ma purtroppo poco noto.

Chi fu René Laennec, l’inventore dello stetoscopio

René Laennec nacque a Quimper, cittadina all’estrema punta della Bretagna, il 17 febbraio 1781, esattamente 235 anni fa, ed è per questo motivo che oggi Google ce lo ricorda con un doodle dedicato.

Sin da piccolo René si interessò alla medicina, passione che ereditò dallo zio. A 20 anni, dopo una breve esperienza come aiuto chirurgo nell’esercito di Napoleone, arrivò a Parigi, senza un soldo, con il desiderio di intraprendere gli studi medici. Tre anni dopo era già laureato e iniziava la pratica medica.

Laennec non fu solo un grande scienziato, ma anche un uomo estremamente buono e sensibile: ebbe un’anima aperta a tutte le aspirazioni e non confinò la sua curiosità nel solo ambito della medicina e della scienza.

Dopo una giovinezza burrascosa e influenzata dallo spirito della Rivoluzione, si avvicinò alla fede e inseguì sempre l’aspirazione massima che il talento medico riuscisse ad eguagliare le virtù.

Partendo da una condizione umile e disagiata, senza il sostegno economico e morale del padre che fu sempre indifferente alle sue scelte, restò umile anche dopo aver raggiunto la fama internazionale.

René Laennec: l’invenzione dello stetoscopio

La storia di come Laennec è arrivato a inventare lo stetoscopio (dal greco stéthos, petto, eskopéin, osservare, esplorare) è oggetto di diverse interpretazioni.

Una versione della storia narra che Laennec, vedendo alcuni ragazzini giocare con una canna vuota ascoltandone le capacità di amplificazione del suono, intuì le potenzialità dell’oggetto e creò il primo stetoscopio di legno.

La versione più curiosa dell’invenzione dello stetoscopio è però un’altra.
Si racconta che un giorno, nel 1816, dovendo visitare una ragazza molto procace, Laennec si imbarazzò troppo a poggiare l’orecchio direttamente sul seno della giovane e provò ad auscultarne il battito con dei fogli arrotolati a forma di cilindro.

Laennec riuscì a udire il battito cardiaco così bene che decise di sviluppare vari prototipi di quello che in seguito sarebbe diventato lo stetoscopio, ossia il noto strumento appeso al collo di tutti i dottori.

I primi modelli erano dei tubi in legno di cedro e di ebano lunghi 30 centimetri, e il canale all’interno del cilindro era largo non più di 5 mm.

Due anni dopo Laennec era pronto per presentare la sua invenzione all’Accademia delle Scienze francese e per scrivere il suo Trattato per l’auscultazione mediata.

René laennec: i progressi dell’auscultazione

Nel suo trattato Laennec studiò tutte le malattie polmonari, precisò quelle già conosciute evidenziandone i sintomi, fornì gli elementi necessari per distinguerle dalle malattie cardiache e diede le prime regole di auscultazione dei pazienti.

In questo senso, tra le scoperte più importanti di Laennec vi è il “triangolo
di auscultazione”
, cioè quel punto preciso della schiena, appena sotto la base della scapola, dove il medico poggia lo stetoscopio. In quest’area del torace è più facile sentire il respiro in quanto è libera dal rivestimento osseo della scapola e ricoperta solo di muscoli sottili. Ecco, la “scoperta” di quel triangolo è proprio merito del medico francese.

Il fato volle che Laennec morisse nel 1826 di tubercolosi, una malattia che aveva a lungo analizzato ma per cui, purtroppo, non era riuscito a trovare una cura.

Nel 1851 Artur Leared, un medico irlandese, perfezionò lo stetoscopio di Laennec, facendolo diventare doppio (stetoscopio binaurale). Nello stesso anno un americano, Nathan Marsh, brevettò il primo modello commerciale.

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