Regioni in zona rossa, il rischio resta: il meccanismo dei colori non cambierà a breve

Alessandro Cipolla

24/01/2022

24/01/2022 - 09:36

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Nonostante le richieste delle Regioni appare difficile che nelle prossime settimane possa cambiare il meccanismo dei colori: in Italia così resta attuale il rischio di poter finire in zona rossa.

Regioni in zona rossa, il rischio resta: il meccanismo dei colori non cambierà a breve

In Italia al momento nessuna Regione è in zona rossa, ma il ritorno di un sostanziale lockdown in quei territori dove la pressione ospedaliera è più forte resta una opzione che ancora non può essere esclusa.

A partire da oggi sono in totale cinque le Regioni che si trovano in zona arancione: Sicilia, Piemonte, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Tutte le altre invece sono in giallo con soltanto Molise, Umbria e Basilicata ancora in bianco.

Chi per un soffio ha evitato la zona rossa è stata la Valle D’Aosta, con il presidente Erik Lavevaz che nei giorni scorsi ha definito una “tragedia” l’eventualità di una zona rossa proprio nel pieno della stagione turistica.

Con la zona rossa infatti scatterebbe per un territorio un lockdown de facto: chiusura di tutte quelle attività definite non essenziali e forti limiti agli spostamenti. Visto il trend dei ricoveri, in aumento in tutta Italia nonostante il calo dei contagi, si tratta di un rischio purtroppo ancora attuale.

Non cambia la zona rossa in Italia

Mentre in tutta Europa stanno cambiando le regole anti-Covid, con molti Paesi che hanno annunciato un progressivo allentamento delle misure restrittive senza parlare del Regno Unito dove il colpo di spugna entrerà in vigore nei prossimi giorni, in Italia al contrario le norme sono state ulteriormente irrigidite.

Questo perché nonostante le caratteristiche della variante Omicron, più contagiosa ma meno virulenta, da noi la pressione ospedaliera è in continua crescita: nell’ultima settimana a fronte di una diminuzione dei contagi c’è stato però un aumento dei ricoveri sia in area medica sia in terapia intensiva.

Con cinque Regioni in arancione e altre che potrebbero aggiungersi a partire dalla prossima settimana, con questo ritmo di ricoveri il rischio che un territorio possa finire in zona rossa appare plausibile.

Non è un caso che di recente le Regioni abbiano chiesto al Governo un superamento del meccanismo dei colori in Italia: dopo un iniziale parere positivo da parte del ministro Speranza e del Cts, l’argomento però sembrerebbe essere finito lungo il classico binario morto.

Per il Corriere della Sera appare difficile che qualcosa possa cambiare prima del 31 marzo, quando terminerà lo stato di emergenza e si spera che questa nuova ondata possa essere ormai alle spalle. A prescindere, anche nel caso di una accelerata potrebbero essere eliminati tutti i colori tranne la zona rossa.

Anche se nessuno vuole un nuovo lockdown, specie ora che per l’Oms la fine della pandemia in Europa potrebbe essere vicina, per le attuali regole in Italia il rischio zona rossa resta alto e nessuna modifica del meccanismo appare all’orizzonte: le cose potrebbero cambiare solo se qualche grande Regione dovesse finire in bilico tra il rosso e l’arancione.

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