Referendum costituzionale: data slitta a dicembre? Nasce “Dem per il No”

Antonio Atte

05/09/2016

Secondo il ministro Boschi, il referendum costituzionale potrebbe svolgersi tra fine novembre e inizio dicembre. Intanto D’Alema lancia il suo comitato per il No.

Referendum costituzionale: data slitta a dicembre? Nasce “Dem per il No”

Referendum costituzionale: la data slitta a dicembre? - Il nodo sulla data in cui si terrà il referendum costituzionale non è ancora stato sciolto. Ma, stando alle ultime dichiarazioni rilasciate dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, gli italiani potrebbero essere chiamati alle urne tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre.

Sembra ormai lontana anni luce la conferenza stampa di fine 2015 in cui il premier Matteo Renzi annunciò che la consultazione referendaria si sarebbe potuta tenere a ottobre.

Nel frattempo, però, il ddl Boschi non era stato ancora approvato in via definitiva. Dopo sei passaggi tra Camera e Senato, l’ultimo ok di Montecitorio è arrivato lo scorso 12 aprile con 361 voti a favore, 7 contrari e 2 astenuti.

Come prevede la Costituzione, senza maggioranza qualificata dei ⅔ dell’Aula, può essere richiesto il referendum. La nuova legge di riforma costituzionale è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 aprile.

Il 15 luglio, dunque, sono scaduti i termini per la richiesta del voto. A richiedere il referendum costituzionale sono stati i parlamentari e il comitato per il Sì, mentre il comitato per il No non è riuscito a raggiungere le 500mila firme necessarie (e per questo ha dovuto dire addio a mezzo milioni di rimborsi).

Con un’ordinanza dell’8 agosto 2016, la Cassazione ha ammesso i quesiti sulla riforma Costituzionale, passando la palla al governo, che dal via libera della Corte Suprema ha 60 giorni per scegliere la data del voto, dunque fino alla prima decade di ottobre. Dopodiché, il voto potrà essere indetto in una data compresa tra 50 e 70 giorni.

Referendum costituzionale, Boschi: voto tra fine novembre e inizio dicembre

Alla festa dell’Unità di Torino, il ministro Boschi ha spiegato che “è quindi probabile che (il referendum, ndr) si svolga tra la fine di novembre e i primi di dicembre”.

L’emergenza terremoto nel Centro Italia non inciderà sulla decisione: “Dopo il terremoto - ha concluso al riguardo - abbiamo sospeso la campagna referendaria. Ora, purtroppo, dobbiamo tornare alla quotidianità…”.

Referendum costituzionale: D’Alema lancia i “Dem per il No”

Le dichiarazioni del ministro Boschi hanno scatenato le polemiche sia delle opposizioni che della minoranza dem. Secondo il senatore Pd Massimo Mucchetti - uno dei dieci parlamentari democratici che si sono schierati apertamente per il No - il governo “sta perdendo tempo nella speranza che si rafforzino le ragioni del Sì. Ma non si è mai vista una campagna elettorale che dura sei mesi: e quella sul referendum è iniziata a giugno, prima delle amministrative”.

I riflettori oggi sono puntati sulla kermesse organizzata da Massimo D’Alema a Roma. Al Cinema Farnese, l’ex premier lancia “Dem per il No”, iniziativa destinata a surriscaldare ulteriormente gli animi tra le file del Pd: al convegno però non prenderanno parte i pezzi grossi della sinistra del partito come Bersani, Speranza e Cuperlo, il quale ha apertamente criticato la scelta di D’Alema.

Referendum costituzionale: M5S protesta contro rinvio data

Sul rinvio della data sono arrivate puntuali le critiche del M5S. Su Facebook, la capogruppo alla Camera del Movimento, Laura Castelli, ha definito “bugiarda” il ministro delle Riforme: “Boschi parla di inizio dicembre? Peccato che era l’inizio di agosto quando, alla riunione dei capigruppo della Camera, giurò che a brevissimo palazzo Chigi avrebbe decretato la data della consultazione”.

“Comunque - ha aggiunto la parlamentare pentastellata - più tempo ci lasciano, più staremo nelle piazze a raccontare le ragioni del no”.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it