Dopo anni di annunci, è approdato in Senato il ddl che introduce in Italia il reato di omicidio stradale. Ma quali sono le novità introdotte dal decreto voluto da Renzi?
Dopo anni di annunci e di attese il reato di omicidio stradale potrebbe diventare realtà.
E’ passato qualche mese, infatti, da quando Renzi promise che il tempo dell’impunità sarebbe finito e che entro il 2015 sarebbero stati introdotti per legge il reato di omicidio stradale e l’ergastolo della patente.
Detto fatto, il ddl che introduce il reato di omicidio stradale si trova ora in Commissione Giustizia del Senato.
Ma cosa prevede il ddl?
Reato di omicidio stradale: la legislazione vigente
Attualmente non esiste all’interno del codice penale un reato di omicidio stradale.
Le fattispecie riconducibili a tale tipo di reato sono disciplinate dall’articolo 589 del codice penale, quello sull’omicidio colposo, in base al quale chiunque causi la morte di qualcuno violando le norme del codice della strada è punito con la reclusione da 2 a 7 anni, da 3 a 7 anni se il soggetto è ubriaco o sotto l’effetto di sostanze psicotrope. La pena, inoltre, può essere aumentata del triplo con il limite massimo di 15 anni qualora le vittime fossero più di una.
Reato di omicidio stradale: le novità introdotte dal ddl
Le novità introdotte dal ddl sono l’introduzione dei reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali.
In particolare le nuove norme prevedono la reclusione da 5 a 12 anni per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti causando la morte di qualcuno.
E’ prevista, inoltre, una pena da 4 a 8 anni per chi, pur essendo sobrio e lucido, ha provocato la morte di qualcuno superando del doppio del consentito la velocità di guida.
Rimane la triplicazione della pena in caso di omicidio multiplo, con un innalzamento del tetto massimo a 18 anni.
Per quanto riguarda il reato di lesioni personali stradali, sarà punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni chi, guidando non sobrio e nemmeno lucido, procuri lesioni personali permanenti. La pena verrà aumentata da un terzo alla metà in caso di lesioni gravissime.
Per ora accantonata, invece, l’ipotesi di revoca definitiva della patente.
Reato di omicidio stradale: il parere delle associazioni
Le opinioni delle associazioni che in Italia si battono contro la pirateria stradale si trovano divise dinanzi alle novità introdotte dal ddl. Se da una parte, infatti, alcune di esse vedono realizzato grazie al ddl l’obiettivo di introduzione di un reato dedicato a questa tipologia di crimine (il reato di omicidio stradale), dall’altra alcune associazioni nutrono dubbi sulla necessità di tale previsione, chiedendo invece che venga applicata la normativa vigente.
In tutti i casi, comunque, le associazioni concordano sulla necessità di una maggiore prevenzione e di un aumento dei controlli, e di una riforma del codice della strada. Riforma che, al momento, non sarà possibile non essendoci copertura finanziaria.
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