Rassegna stampa: oggi è il giorno della sfida. Inizia la rotazione della Concordia

Marta Panicucci

16 Settembre 2013 - 09:15

Rassegna stampa: oggi è il giorno della sfida. Inizia la rotazione della Concordia

Principale notizia di oggi il tentativo di rotazione della costa Concordia che occupa le prime pagine di tutti i quotidiani italiani. L’operazione, svolta sulla nave naufragata il 13 gennaio scorso, è stata rinviata di due ore a causa di una forte pioggia che si è abbattuta questa notte sull’isola del Giglio. Televisioni e siti d’informazione di tutto il mondo stanno seguendo in diretta l’operazione.

Il Sole24ore propone anche un articolo che riporta tutti gli aumenti previsti per le prossime settimane. A partire del primo gennaio del 2014 infatti saranno molte tra tasse e accise a pesare di più sulle tasche degli italiani, ma alcune di loro inizieranno ad aumentare già in questi ultimi mesi del 2013.

Continuano le discussioni intorno alla decadenza di Berlusconi e al futuro del governo Letta. Secondo il sindaco di Firenze, Matteo Renzi il Cavaliere non vuole andare alle elezioni consapevole della sconfitta certa.

Il Fattoquotidiano descrive una situazione lavorativa drammatica per l’Italia e un aumento delle ore di cassa integrazione richieste dalle aziende per sostenere i lavoratoti e sopperire alla mancanza di lavoro.

Concordia: il giorno della sfida

Si tratta di un’operazione senza precedenti e non risulta facile prevedere i tempi necessari, ma il Sole24ore riporta che

«Saranno necessarie 6-7 ore per rimettere la nave in posizione». Lo ha detto l’ingegnere Sergio Girotto alle 8,25 parlando a Sky Tg24. «Il resto del tempo - ha spiegato il tecnico - sarà dedicato alle verifiche. Nella prima fase - ha spiegato - dovremo verificare la rispondenza tra le forze in campo e la risposta dello scafo. Durante le prove la Concordia si è mossa di circa 10 centimetri, ma non si è staccata dalla roccia. Il distacco è uno degli elementi più incerti, anche se la fase critica è tutta l’operazione in sé».

Politica: cadrà Berlusconi o il governo?

Accoglienza calorosa per Renzi, circa 2000 persone ad attenderlo al carroponte di Sesto San Giovanni per la chiusura della festa milanese del Partito democratico:

Nel corso del suo intervento, il sindaco di Firenze ha toccato tutti i nodi della situazione politica. Per quanto riguarda Silvio Berlusconi, Renzi ha sottolineato che non esiste nessuna possibilità di salvarlo e ha aggiunto: "Il Pdl non farà cadere il governo Letta. Al massimo chiederà ai suoi ministri di dimettersi per poi riconfermarli. Al centrodestra adesso conviene restare dove sta. Se andiamo a elezioni adesso li asfaltiamo".

Il sito di Repubblica.it propone anche un contributo video sull’intervento del sindaco di Firenze:

Lavoro: dal 2008 5 miliardi di ore di cassa integrazione

Secondo i dati rilevati dalla Cig della Cgil la Lombardia è la regione italiana che ha chiesto più ore di cassa integrazione nel 2013, seguita da Piemonte, Veneto, Lazio e Campania. Ma la situazione appare drammatica in tutta la penisola:

Sono poco meno di 5 miliardi (per l’esattezza 4 miliardi e 960 milioni) le ore richieste e autorizzate di cassa integrazione in cinque anni di crisi. A rilevarlo è l’Osservatorio Cig della Cgil che ha preso in considerazione i dati dal settembre del 2008 ad agosto 2013. Anni record il 2010 e il 2012 con più di 1 miliardo di ore.

L’oro secondo Barclays

Forexinfo propone un articolo sull’andamento futuro dei prezzi dell’oro. Come riporta il quotidiano, secondo Barclays nell’ultimo trimestre del 2013 i prezzi saliranno sopra 1.300 dollari:

Se si esclude il petrolio, più legato in questa fase all’andamento di fattori geo-politici, le altre commodity continuano ad evidenziare alti e bassi. Secondo gli esperti di Barclays, i miglioramenti dell’economia non si sono riflessi nei prezzi in quanto è stato già tutto o quasi scontato nelle quotazioni attuali. Tra i metalli resta sempre sotto i riflettori l’oro, che negli ultimi tempi sembrava poter riconquistare lo status di bene rifugio, a seguito dell’aumento dei timori per un conflitto tra Stati Uniti e Siria. Tuttavia, l’allentamento delle tensioni in Medio Oriente ha decretato un deciso sell-off dei prezzi.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it