Forex, QE3: reazioni da manuale dopo la comunicazione della FED

Forex, QE3: reazioni da manuale dopo la comunicazione della FED

Reazione da manuale di analisi comparata dei mercati quella avvenuta ieri dopo la comunicazione da parte della Federal Reserve del tanto atteso QE3. Le correlazioni tra gli strumenti finanziari di diversi mercati hanno funzionato egregiamente mantenendo come fulcro di movimento la relazione con la propensione al rischio scatenato dal nuovo sostegno all’economia delle Fed e anche l’indicatore di sentiment di mercato Speculative Sentiment Index ha mostrato ancora una volta la sua valenza, segnalando sbilanci lunghi di dollari americani da parte dei trader retail.

La decisione di Bernanke va a completare un quadro di allentamento generale che prevede ora il mantenimento dell’operazione di Twist della curva dei tassi, al ritmo di acquisti di titoli a lungo termine per circa 85 miliardi al mese, finanziati non da nuova liquidità ma dalla vendita di titoli con duration inferiore, il mantenimento di tassi eccezionalmente bassi fino almeno alla metà del 2015, in modo tale da ancorare le aspettative delle imprese circe migliori condizioni del credito a lungo periodo ed infine il QE3.

Quest’ultima operazione non convenzionale prevedrà l’acquisto di 40 miliardi al mese di mortgage backed securities (obbligazioni legate ai mutui immobiliari garantiti dalle agenzie governative Fannie Mae e Freddie Mac) in ottica di migliorare il tasso di disoccupazione reputato preoccupante da Bernanke e company. Con questa mossa si implementa la fornitura di liquidità al sistema economico-finanziario, o per meglio dire, finanziario-economico che dal punto di vista dei mercati è stato festeggiato a livello globale, su tutti i fronti.

Le attività legate al rischio hanno mostrato forti salite, con le borse in grado di segnare nuovi massimi sul versante americano (dove tutti gli indici hanno toccato nuovi massimi), materie prime in grande spolvero e dollaro americano che, come segnalato dall’SSI è stato ulteriormente venduto, andando a finanziare l’acquisto, appunto, di quello che è salito.

EurUsd
Ancora un giorno di più abbiamo potuto assistere ad una forte salita della moneta unica che così registra quasi una ripresa di 10 figure (o 1000 pip se preferite) dai minimi toccati a fine luglio. Il livello chiave di 1.2960 e 1.30 sono stati passati in un baleno con una predisposizione della valuta, ora, a giungere sino ai massimi dell’anno. Nel breve giocherà un ruolo fondamentale il livello di 1.30, come supporto. In territorio positivo, come diciamo da qualche giorno, oltre la rottura della media a 200 su grafico giornaliero, lo spazio potrebbe essere tanto.

UsdJpy
Il dollaro ha perso ulteriore terreno, ieri, conto lo yen sulla scia di vendite globali molto forti. Siamo sempre al di sotto di 78 figura, che ricordiamo deve essere preso come livello chiave di resistenza e anticipatore di una svolta: sino a che questo livello non sarà oltrepassato le estensioni a ribasso sono sempre possibili e molto probabili con estensione anche sino al minimo di febbraio (76), che dovrebbe essere punto d’arrivo di questo movimento.

EurJpy
Il cambio EurJpy non ha beneficiato molto della salita della moneta unica anche se è palese la tenuta di un trend positivo molto forte. L’obiettivo sembra ancora essere posizionato in territorio 101.50, mentre per le prossime ore a 100.60 transita il primo supporto statico. Quello dinamico di lungo periodo è visto passare poco al di sopra di 99 figura.

GbpUsd
Il cable sale senza freni al pari del cambio eurodollaro. Il massimo raggiunto di 1.62 blocca la tendenza ad una figura esatta prima dell’obiettivo che crediamo sia ancora il riferimento ufficiale di un trend davvero notevole e che ha inizio a luglio. Sono state messe a segno 8 figure di guadagno e rotta la resistenza di 1.62 crediamo che il trend possa appunto completarsi a 1.63. Al di sotto è complesso fornire un livello affidabile di supporto anche se forse il minimo della notte di 1.6150 potrebbe giocare un ruolo interessante.

AudUsd
La debolezza del dollaro ha aiutato il dollaro australiano a compiere un forte movimento in salita che avvicina così, in breve tempo, il massimo di riferimento precedente, 1.0610. Questo livello potrebbe rallentare la bella salita vista da inizio mese.

GER30
L’indice tedesco, GER30, continua a consolidare poco al di fuori della soglia superiore del trend positivo mostrando una buona forza. Il massimo di 7,500 si fa così sempre più raggiungibile, magari grazie ad un guadagno di un punto e mezzo percentuale della Borsa tedesca, copiando le borse americane ieri sera a seguito della notizia della Fed.

ITA40
Correzione ieri per il nostro indice di casa, ITA40, che non ha potuto beneficiare dell’ultima parte della giornata per risalire come il GER30, poiché ovviamente chiuso. Ieri si è assestato su 16,200 che è stato un buon livello di resistenza in passato e che potrebbe rappresentare un supporto importante per le prime ore di scambi.

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