Quirinale: Senza Monti, Prodi non verrà eletto. I calcoli e i possibili scenari

Vittoria Patanè

19 Aprile 2013 - 14:48

Quirinale: Senza Monti, Prodi non verrà eletto. I calcoli e i possibili scenari

Dopo aver rischiato di spaccare in due il partito con la scelta di Franco Marini, il PD inverte la rotta e punta tutto su Romano Prodi.

Le intenzioni di Bersani sono chiare: cercare di ricompattare il centrosinistra dopo le polemiche degli ultimi giorni. Prodi accontenta tutte le anime del PD, o quasi.

Dal centrodestra intanto piovono le accuse: “Il PD è del tutto inaffidabile”, tuona il PDL; “Prodi non è il mio Presidente”, aggiunge Maroni.

Insomma, ogni tentativo d’intesa appare tramontato, ormai è guerra aperta tra le due fazioni.

Dal canto suo Beppe Grillo continua per la sua strada, riconfermando le preferenze dei 5 Stelle nei confronti di Stefano Rodotà e chiudendo la porta a qualsiasi possibilità di cambiamento in direzione Prodi.

Stando così le cose, l’elezione dell’ex presidente della Commissione Europea non è poi così scontata. I voti di PD e SEL non basteranno a Romano Prodi per diventare il dodicesimo Capo dello Stato. Occorrerà battere altre strade e pure in fretta.

Ed è proprio a questo punto che spunta nuovamente il nome di Mario Monti. I vertici del PD sono già a lavoro per cercare un accordo con Scelta Civica che permetta all’ex Premier del centrosinistra di avere i numeri necessari per salire al Colle, magari non al quarto (in cui Mario Monti ha nuovamente confermato la scelta di Anna Maria Cancellieri), ma al quinto scrutinio.

Mario Monti per ora continua a portare avanti il nome di Anna Maria Cancellieri e sulla scelta del centrosinistra afferma:

“Prodi è eccellente ma viene proposto con un metodo che non porta alla pacificazione politica dell’Italia, è un modo divisivo.”

Facciamo quindi un po’ di calcoli e vediamo di quanti voti avrebbe bisogno Romano Prodi per salire al Colle.

I numeri della votazione

Sono 1007 i Grandi Elettori chiamati ad ad eleggere il dodicesimo Presidente della Repubblica.

Dalla prossima votazione di oggi pomeriggio, la quarta, non sarà più necessaria la maggioranza assoluta dei votanti (quorum pari a 672 voti),bensì la maggioranza semplice. In altre parole, Romano Prodi avrà bisogno di 504 voti per essere eletto.
il numero dei grandi elettori del centrosinistra è pari a 496, franchi tiratori permettendo, ovviamente.
Mancano quindi 8 consensi per chiudere la partita, consensi che, per il momento, non si sa dove prendere.

Scelta Civica, dal canto suo, può contare su 70 Grandi Elettori, quindi, numeri alla mano, un’alleanza con Monti permetterebbe al PD di fare eleggere il proprio candidato.

Bisogna però anche considerare che ad alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, Romano Prodi non dispiace affatto, quindi, nonostante i diktat di Grillo, contando sulla segretezza del voto, potrebbero deludere le direttive del proprio leader e far convergere i propri voti sull’ex Premier.

Insomma, è difficile che si raggiunga un accordo entro oggi, ma, se le mosse del PD (per la prima volta, potremmo dire) andranno a buon fine, domani mattina Romano Prodi potrebbe, e ripetiamo potrebbe, diventare il prossimo capo dello Stato.

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