Quanto costa una concessione balneare e quanto si guadagna con una spiaggia

Giorgia Bonamoneta

30 Luglio 2023 - 16:02

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Quanto costa il canone fisso della concessione balneare? Ecco una breve guida su come si guadagna con una spiaggia.

Quanto costa una concessione balneare e quanto si guadagna con una spiaggia

Le nuove regole per le concessioni balneari non sono ancora entrate in vigore. Il settore, dopo la proroga, si dovrebbe sbloccherà a partire dalla fine di dicembre 2024. Chi aspetta di investire in questo settore può iniziare a ragionare sui costi e gli investimenti da fare.

La prima spesa è proprio la concessione balneare. Oltre a tutti i criteri da rispettare, c’è ovviamente il costo fisso della concessione balneare. Un canone che non scende al di sotto dei 2.500 euro annui.

Quella del canone fisso non è l’unica spesa che un concessionario deve affrontare, ci sono anche altri servizi fuori e dentro la stagione che vanno garantiti. Spesso si pensa che la pulizia della spiaggia, soprattutto in inverno, sia a carico del Comune o dello Stato. No, la pulizia delle rifiuti che arrivano dal mare, per esempio, è a carico del gestore dello stabilimento.

E sui guadagni? Altri miti da sfatare, per quanto se ben posizionati gli stabilimenti sono un vera fonte di guadagno, per molte altre località (quelle meno turistiche) il rapporto spese/guadagni è decisamente più basso.

Scopriamo tutti i dettagli sulla gestione di uno stabilimento balneare: costi, spese fissa e variabile, ma anche i guadagni.

Cos’è e quanto costa la concessione balneare?

La prima spesa da affrontare se si vuole ragionare su un investimento nel settore turistico balneare è il canone annuo. Ogni anno il concessionario deve pagare la concessione balneare, pari a non meno di 2.500 euro, come stabilito dal decreto Agosto del 2021.

Perché si paga un canone? Le spiagge sono proprietà dello Stato (demanio marittimo) ed è questo a concedere un tot di coste agli esercizi del settore turistico e balneare.

Gestione dello stabilimento balneare: quali sono le spese

Non c’è solo il canone annuo tra le spese di gestione. Prima di pensare a un investimento di questo tipo bisogna fare i conti (letteralmente) con tutta una serie di spese di gestione quali:

  • tasse sui rifiuti
  • pulizia della spiaggia
  • servizio di salvamento
  • Iva elevata
  • Imu
  • imposte locali sui canoni

Le tasse sui rifiuti sono a carico degli stabilimenti balneari, che pagano un prezzo piuttosto elevato, poiché viene calcolata su tutta la superficie della spiaggia e per tutto l’anno. Non tiene in conto la chiusura stagionale e il concessionario paga per i rifiuti che in inverno non produce la sua attività, ma passanti e soggetti terzi. La tassa ammonta a circa 2.000 euro per gli stabilimenti più piccoli, fino a 15.000 per le aree più grandi.

La pulizia è un compito del gestore, anche in inverno. La spiaggia deve essere pulita costantemente, dice il Codice della Navigazione. Si notano spesso attività di pulizia come macchine puliscispiaggia, ruspe e altri per smaltire rifiuti naturali (alberi, rami, alghe) e artificiali (plastiche, barili etc.).

Quanto si guadagna con un’attività balneare?

Ok le spese, ma quanto si guadagna? La risposta non è così semplice. Dipende dalla dimensione dell’area, dal numero di ombrelloni e soprattutto dalla qualità e quantità dei servizi offerti.

Facciamo un esempio con una porzione di spiaggia con circa 500 ombrelloni. Questi hanno un costo di circa 15 euro al giorno. Quali sono i guadagni?

Se si riesce a riempire totalmente lo stabilimento, con 500 ombrelloni affittati al giorno (7.500 euro) in un mese si può guadagnare fino a 225.000 euro. In tre mesi sono oltre mezzo milione di euro.

A questi guadagni medi e ipotetici si può aggiungere il ricavato dei servizi extra, come la gestione diretta o indiretta di bar o un ristorante, ma anche corsi di nuoto e altre attività ludiche o serale/notturne come feste private o serate allestite tipo discoteca.

Attenzione: il calcolo non prende in considerazione le varianti, come i giorni di pioggia, giorni con pochi ombrelloni affittati (es: lun-mar-mer) o danni climatici.

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