Pier Luigi Bersani non vuole passare alla rottamazione, né tantomeno farsi rottamare da un novellino appena salito agli onori e agli oneri delle cronache. Pier Luigi Bersani lotta con le unghie e con i denti per mantenere la guida del PD faticosamente conquistata nel 2009. Pier Luigi Bersani, un maestro della metafora, e per questo preso in giro dal comico Maurizio Crozza, che ritiene essere la migliore figura retorica disponibile nella lingua italiana per esprimere, ma soprattutto per far comprendere, concetti complicati in maniera chiara alle persone comuni.
Le idee
"L’Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani", scrive Pier Luigi Bersani sul suo sito ufficiale. "Se il Paese che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un motivo di fiducia e di speranza. Davanti a noi ora c’è una scelta di questo tipo: se batterci tutti assieme o rinunciare a battersi. Se credere nelle risorse e nel coraggio del Paese o affidarsi alle risorse di uno solo. E’ tempo di ripartire. Perché il peggio può essere alle nostre spalle. Se lo vogliamo".
Punta sulla concretezza, Bersani, ponendo subito in luce le difficoltà e i problemi che l’Italia si trova costretta ad affrontare. Punta al "cuore" degli italiani per uscirne fuori, enfatizzando il talento del tutto italiano di riuscire a superare i problemi. Non c’è subito il programma nelle sue intenzioni, ma la situazione attuale in cui è riverso il Paese. "Speranza" e "Ricostruzione" sono le sue principali parole chiave: come per dire agli italiani che bisogna ancora credere nel nostro Paese e che presto torneremo a ricoprire un ruolo di primo piano sulla scena internazionale, sempre con la solidarietà di tutti, con la forza del collettivo. Mira ad accusare la destra e le sue politiche di disgregazione, Bersani, cosa che Renzi non fa. Punta alla collettività attraverso metafore e una retorica del tutto politica per convincere l’elettorato. Poi, giunge il momento di spiegare il suo programma: chiaro, illustrativo, sintetico, forse con il difetto, a volte, di esprimere quello che bisogna fare senza illustrare il come.
Il programma di Pier Luigi Bersani
Democrazia
- Rafforzare le normative contro la corruzione;
- Rafforzare la legalità contro il conflitto di interessi, antitrust, libertà di informazione e falso in bilancio.
Europa
- Lavorare per un’unificazione politica dell’Europa.
Lavoro
- Alleggerire la pressione fiscale sulle imprese;
- Lottare contro la corruzione e l’evasione fiscale;
- Perseguire nuove politiche del lavoro anti-precarietà;
- Migliorare il livello di occupazione femminile e giovanile.
Uguaglianza
- Migliorare, velocizzare e rendere compatto il settore della Giustizia.
Sapere
- Arrestare l’abbandono scolastico;
- Incentivare l’iscrizione alle università e il lavoro nei settori di ricerca e formazione.
Sviluppo
- Incentivare politiche di sostenibilità ambientale.
Beni comuni
- Valorizzare gli enti locali;
- Riformare le normative relative alla gestione pubblica.
Diritti
- Istituire leggi più severe contro la violenza sulle donne e l’omofobia;
- Dare diritti alle coppie di fatto di qualsiasi orientamento sessuale;
- Riformulare leggi sull’immigrazione: chi nasce in Italia è italiano.
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