Matteo Renzi viene da molti considerato il volto emergente del , un volto nuovo su cui puntare per cambiare faccia al centrosinistra, ma soprattutto all’Italia. Tra accuse di berlusconismo, polemiche all’interno del partito, detrattori e sostenitori, Matteo Renzi tenterà di vincere le primarie del PD del 25 novembre 2012, conquistare la guida del partito e battere gli avversari alle elezioni politiche italiane previste nel 2013.
Le idee di Renzi
"Noi vogliamo ripartire dall’Italia che funziona", scrive Renzi sul suo sito ufficiale. "I Comuni che, nonostante i tagli, continuano ad assicurare servizi di qualità e un vero modello di civiltà e di buongoverno; le aziende che, nonostante la crisi, hanno saputo adattarsi al nuovo scenario competitivo e oggi tengono alto il nome del nostro Paese nel mondo; le mille associazioni e realtà del terzo settore che tengono insieme le nostre comunità e fanno dell’Italia un Paese sul quale vale ancora la pena scommettere".
Investire sugli italiani, "Adesso!", come recita il claim della sua campagna elettorale: un po’ Obama, un po’ se stesso, Renzi propone un programma in cui l’obiettivo primario sia quello di ripartire, senza perdersi in ricette magiche che risolvano i problemi dell’Italia. Tra gli obiettivi principali si annoverano quello di reintrodurre il merito nell’istruzione, "restituire potere d’acquisto alle famiglie con un intervento immediato per i redditi più bassi", operare sulle politiche del welfare per incentivare l’occupazione, lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, sostegno creditizio alla piccola e media impresa attraverso il ricollocamento dei fondi europei.
Il programma di Matteo Renzi
Il programma completo di Renzi si può sintetizzare in alcuni punti chiave fondamentali, come recita lo stesso documento:
Ritrovare la democrazia:
- Snellire il Parlamento attraverso l’abolizione di una delle due Camere;
- Elezione diretta di Parlamentari e governo;
- Abolire i vitalizi dei parlamentari;
- Abolire o ridurre il finanziamento pubblico ai partiti politici;
- Abolire strutture ed enti inutili e premiare i comuni più virtuosi.
L’Europa dal basso:
- Spingere le istituzioni europee a perseguire scopi di stabilità e di crescita;
- Integrare ulteriormente gli europei in Europa attraverso obiettivi politici di unificazione ben definiti sotto ogni aspetto, sociale, economico e dei diritti.
Le premesse del rilancio:
- Ridurre il debito pubblico attraverso dismissioni del patrimonio pubblico;
- Istituire un Fondo per la riduzione della pressione fiscale e istituzione di un’unico ente per la lotta all’evasione fiscale;
- Ripensare la Spending Review in termini più produttivi.
Investire sugli italiani:
- Aumentare i posti in asili nido pubblici per i bambini under 3;
- Investire sulla scuola e sull’istruzione attraverso una struttura meritocratica;
- Abolire la formazione inadeguata;
- Valutazione meritocratica e incentivi per le università.
- Incentivare occupazione per giovani, donne e over 55.
Un nuovo paradigma per la crescita: partire dal basso smantellando le rendite:
- Garantire 250 miliardi di credito per le aziende, attraverso la costituzione di Fondi di garanzia del Credito in ogni regione e la partecipazione delle banche;
- Dare maggiore priorità alle manutenzioni e puntare sulle nuove infrastrutture;
- Incentivare gli investimenti stranieri in Italia.
Il Welfare come investimento sulle persone:
- Istituire un nuovo modello di welfare nazionale partendo dai sistemi locali;
- Migliorare l’assistenza sociale e i servizi alla persona seguendo i modelli scandinavo e francese;
- Protezione dei diritti al lavoro seguendo il modello scandinavo;
- Migliorare i servizi sanitari attraverso il finanziamento dei Sistemi Sanitari a livello nazionale e regionale;
- Sul capitolo pensioni la riforma Fornero non subirà modifiche.
Un fisco dalla parte di chi lavora e intraprende:
- I contribuenti riceveranno un modello di dichiarazione dei redditi pre-compilata dall’Agenzia delle Entrate;
- Semplificare la fiscalità e la burocrazia per le imprese;
- Istituire un Fondo per la riduzione della pressione fiscale.
Uno Stato semplice dalla parte dei cittadini:
- Trasparenza totale a livello di documentazioni e informazioni relativi all’amministrazione pubblica;
- Telematizzazione della Pubblica Amministrazione;
- Struttura meritocratica per valutare qualità PA;
- Semplificare leggi e atti normativi.
Il modello italiano: turismo, cultura, sostenibilità:
- Aumentare risorse per la cultura, diffusione della cultura italiana all’estero e istituzione di un nuovo Ministero della Cultura;
- Istituire nuove politiche per il turismo e rinnovare il settore in tutti i suoi aspetti;
- Perseguire gli obiettivi europei per quel che riguarda la sostenibilità ambientale.
La garanzia della sicurezza:
- Riorganizzare le forze dell’ordine;
- Coinvolgere i cittadini in tema di sicurezza;
- Istituire un nuovo modello di ordine pubblico per una società sempre più multiculturale;
- Nuove politiche per quanto riguarda la violenza sulle donne;
- Semplificazione e velocizzazione dei processi;
- Incentivare la lotta alla corruzione.
Diritti all’altezza dei tempi:
- Formulare nuove politiche per un’immigrazione intelligente;
- Regolare la cittadinanza per gli immigrati: chi nasce in Italia è italiano;
- Registrare le coppie di fatto di qualsiasi orientamento sessuale;
- Ridurre i tempi per il divorzio;
- Operare sulla fecondazione assistita secondo un’apposita autorità;
- Rivedere il diritto d’autore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA