Prezzo del petrolio: vola il Brent, terzo aumento settimanale consecutivo

Flavia Provenzani

24/04/2015

Il prezzo del petrolio è in leggera flessione venerdì ma segna il terzo aumento settimanale consecutivo: l’attacco nello Yemen ostacola il trasporto del petrolio del Medio Oriente. Attenzione: il rialzo dei prezzi potrebbe causare la riapertura di molti impianti negli Stati Uniti.

Prezzo del petrolio: vola il Brent, terzo aumento settimanale consecutivo

Il prezzo del petrolio è in aumento venerdì, con il Brent pronto a segnare la terza settimana consecutiva di aumento dei prezzi; gli attacchi aerei nello Yemen alimentano preoccupazioni per la sicurezza per il trasporto di petrolio del Medio Oriente.

Il dollaro USA più debole e i forti indicatori economici in Europa e in Asia prestano sostegno ai prezzi del petrolio, nonostante la produzione di petrolio dell’OPEC che supera la domanda di quasi 2 milioni di barili al giorno.

Il Brent con consegna a giugno perde parte dei guadagni, ma è scambiato a 15 centesimi in più a 65 dollari al barile alle ore dal 15.57 GMT. Il benchmark ha toccato il massimo del 10 dicembre a 65,80 dollari nella prima parte della giornata, aumentato di 2,12 dollari giovedì.

Il greggio USA con consegna a giugno è sceso di 90 centesimi a 56,84 dollari al barile, dopo essere salito di 1,58 dollari.

"E’ stato un rally bello forte, quindi stiamo vedendo una correzione in questo momento",

ha detto Olivier Jakob di Petromatrix.

L’aumento dei futures nel corso dell’ultimo mese mostra un divario crescente tra i produttori di petrolio e Wall Street su quando il crollo dei prezzi del petrolio finirà, con la comunità finanziaria che scommette che il ciclo dei prezzi del petrolio potrà invertirsi più velocemente di quanto l’industria si aspetta.

Nel frattempo, molti analisti riferiscono che l’equilibrio del mercato non supporta i recenti aumenti dei prezzi. Alcune compagnie petrolifere stanno valutando ulteriori tagli alla spesa per affrontare un lungo periodo di prezzi bassi.

"I fatti principali mostrano la continuazione dei prezzi bassi",

ha detto Eugen Weinberg di Commerzbank, sottolineando il recente boom sull’azionario statunitense e la forte produzione dei paesi dell’OPEC.

Inoltre, alcuni avvertano che i recenti aumenti dei prezzi potrebbero incoraggiare gli impianti negli Stati Uniti ad estrarre più shale oil.

"Se i prezzi del petrolio continuano il loro recente rialzo, c’è una forte possibilità che alcuni degli impianti chiusi possano tornare a riprendere le attività",

ha detto l’analista sul petrolio Virendra Chauhan al Reuters Global Forum Oil.

Il picco dei prezzi del petrolio di giovedi si è realizzato dopo che gli aerei militari di una coalizione saudita hanno attaccato i miliziani Houthi e le basi militari con almeno 20 attacchi aerei in tutto lo Yemen.

Venerdì, Societe Generale ha alzato le sue previsioni sul prezzo medio del 2015 per il Brent di 4,33 dollari a 59,54 dollari al barile e per il greggio USA di 4,28 dollari a 53,62 dollari al barile.

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