Prezzo del petrolio a 20$ se finiscono le cisterne per lo stoccaggio - Bloomberg

Flavia Provenzani

24 Marzo 2015 - 16:59

Ancora brutte notizie sul crollo dei prezzi del petrolio: le cisterne per lo stoccaggio e la conservazione del petrolio non venduto stanno finendo. La dura conseguenza dello squilibrio domanda/offerta negli Stati Uniti.

Prezzo del petrolio a 20$ se finiscono le cisterne per lo stoccaggio - Bloomberg

Ecco quali sono gli ingredienti della crisi dello stoccaggio del petrolio negli Stati Uniti, e nei prossimi mesi vedremo se si tratterà di un problema secondario, o un ennesimo duro colpo al prezzo petrolio.

Come sappiamo, il problema fondamentale è che viene estratto troppo petrolio, mentre non ne viene utilizzato abbastanza. Gli Stati Uniti sono a corto di posti per conservare e immagazzinare tutto il greggio in eccesso.

Questo è un problema potrebbe alimentare ancora di più il crollo dei prezzi - alcuni pensano che si potrebbe arrivare anche a 20 dollari al barile o anche meno. Giusto per fare qualche confronto, la scorsa estate il prezzo al barile era più di 100 dollari, e oggi è meno a meno di 50.

Questo scenario difficilmente potrà diventare realtà, ma non è così folle come potrebbe sembrare. Le scorte di petrolio sono a volumi record dopo 10 settimane consecutive di aumento.

Gli Stati Uniti stanno attualmente accumulando un extra di due milioni di barili al giorno in più rispetto al suo utilizzo. Lo squilibrio tra domanda e offerta è altissimo, ed sta peggiorando ancora .

Se le scorte di petrolio continueranno ad aumentare senza sosta, le conseguenze saranno gravi per il settore. Il prezzo del petrolio precipiterà. Le importazioni probabilmente subiranno per prime il colpo, seguite da una riduzione della produzione statunitense.

Bloomberg Intelligence ha studiato i numeri e ha scoperto che la possibilità di esaurire lo spazio di immagazzinamento è abbastanza alto, e le conseguenze potrebbero essere gravi, tanto che il rischio dovrebbe essere preso sul serio.

I prossimi mesi saranno cruciali. Ogni anno, le raffinerie cercano di far fronte alla diminuzione della domanda di petrolio durante la primavera, dopo il picco invernale dovuto al riscaldamento.

Circa un quarto delle raffinerie chiuderanno le operazioni proprio in questo periodo. Il che porpterà ulteriore stress sulle scorte di petrolio, perché senza le raffinerie a lavorarlo, il petrolio ha nessun posto dove andare.

Bloomberg Intelligence ha analizzato 10 anni di dati sulle scorte stagionali di petrolio e ha scoperto che se il 2015 seguirà la media annuale, la sovrabbondanza di scorte di petrolio non dovrebbe costituire alcun problema. Ma se le scorte nel 2015 seguiranno l’andamento peggiore del decennio, ci saranno dei problemi nelle due regioni di stoccaggio più grandi negli Stati Uniti: nel Cushing (Oklahoma) e lungo la Costa del Golfo.

Da segnalare: l’analisi di cui sopra assume che la produzione di petrolio rimarrà invariata. Finora, non è stato così. Nonostante tutte le pressioni sugli Stati Uniti affinché diminuisca la produzione, questa continua ad aumentare senza controllo. Mentre le cisterne continuano a riempirsi .

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