Il cambio Euro/Dollaro è arrivato a toccare un massimo di otto mesi la scorsa settimana, dopo la notizia dello shutdown del governo statunitense. Questa settimana, tra i market mover da non perdere troviamo dl’incontro con Mario Draghi, la pubblicazione delle minute FOMC e i dati sulla produzione industriale.
L’appuntamento della settimana scorsa con la Banca Centrale Europea ha aggiunto benzina al cambio, già spinto al rialzo dalle news statunitensi. All’apertura di questa settimana, gli scambi avvengono in zona 1.3570, ma vediamo di seguito quali saqranno gli appuntamenti dei prossimi giorni e quali le previsioni sul cambio Euro/Dollaro.
Euro/Dollaro: i market mover e gli appuntamenti
Quella tra il 7 e l’11 ottobre sarà una settimana di trading piuttosto tranquilla dal punto di vista delle pubblicazioni; i market mover saranno numerosi ma di scarso impatto sul mercato valutario, eccezione fatta per alcuni dati e incontri particolarmente rilevanti.
Lunedì
- Fiducia degli investitori (Sentix):
A settembre sentiment degli investitori nei confronti della zona Euro è migliorato per la prima volta in oltre due anni con una lettura positiva di 6.5 punti e per questo mese è atteso un nuovo incremento del livello di fiducia fino a 10.9 punti.
- Pil Eurozona versione finale:
Secondo le stime sarà confermata la crescita dello 0.3% per il secondo trimestre di quest’anno.
Martedì
- Dati dalla Germania:
Avremo infatti quello sulla bilancia commerciale (previsto un surplus di 15.1 miliardi) e l’indice sugli ordini industriali che rispetto alla contrazione del 2.7% registrata il mese scorso per questa lettura dovrebbe registrare un incremento del 1.2%.
Mercoledì
- Verbali dell’ultimo meeting FOMC:
La pubblicazione delle minute FOMC sarà uno dei momenti di maggior rilievo per questo mercoledì, visto che l’ultimo meeting della Fed ha suscitato grandissimi interessi. Molti erano convinti che la banca potesse iniziare a ridurre il proprio piano d’acquisto titoli, ma non è stato così e ora, visto lo shutdown, secondo gli osservatori la possibilità di tapering si allontana almeno fino a dicembre.
Giovedì
- Discorso di Mario Draghi:
Il presidente della BCE è atteso a New York dove discuterà della ripresa dell’Eurozona e dei piani futuri per la politica monetaria della banca. Per questo appuntamento è attesa una forte ondata di volatilità. Riuscirà a sviare le domande sul futuro della BCE? Staremo a vedere.
- Sussidi di disoccupazione USA:
Un market mover sempre di grande rilievo che misura la variazione delle richieste fatte al collocamento per ricevere i sussidi di disoccupazione. La scorsa settimana il dato è stato positivamente rilevato al di sotto delle aspettative (308K vs. 315K) e per questa settimana è atteso un ulteriore decremento a 307 mila unità.
Venerdì
- Sentiment dei consumatori UoM:
Altro market mover di grande rilievo, l’indice sul sentiment dei consumatori ad opera della Università del Michigan che il mese scorso ha riportato una lettura finale di 77.5, lieve flessione attesa per questo mese con un valore di 77.2 punti.
- Meeting FMI:
Avrà inizio infine il meeting del Fondo Monetario Internazionale che durerà due giorni e che per la prima volta dopo anni non avrà come tema principale la crisi dell’Euro, bensì la situazione di stallo politico che sta paralizzando gli Stati Uniti.
EUR/USD: il punto tecnico
Il cambio Euro/Dollaro ha aperto questa settimana a 1.3564 (con un piccolo gap rispetto alla chiusura a 1.3557 del 4 ottobre). durante la sessione Asiatica il trading è stato piuttosto statico e vediamo una fase di consolidamento attorno all’area 1.3560.
| La settimana di Euro/Dollaro sul grafico a 2h |
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La scorsa settimana è iniziata a 1.3476 e dopo una piccola fase di stabilizzazione il cambio si è spinto al rialzo arrivando a 1.3650 per effetto congiunto di Banca Centrale Europea e shutdown del governo USA.
Cambio Euro/Dollaro: le previsioni Credit Agricole e Commerzbank
Credit Agricole conferma la sua posizione long sul cambio Euro/Dollaro con target a 1.3830 sottolineando come la situazione politica USA possa favorire nuove salite dell’Euro, specie considerando quanto recentemente affermato dalla BCE:
La ripresa dell’Eurozona dovrebbe continuare nei prossimi mesi. Inoltre, la BCE ha sottolineato che il tasso di cambio non è un target della propria politica monetaria. La BCE è tutt’altro che preoccupata dei livelli attuali del cambio dell’Euro.
Secondo Commerzbank, invece, la direzione del cambio è quella del ribasso e un elemento chiave per decifrare questa situazione sarà la pubblicazione delle minute FOMC. In particolare:
Una piccola maggioranza di membri a favore del posticipo del tapering e un outlook economico positivo potrebbero portare ad un apprezzamento del Dollaro, laddove una larga maggioranza ed un outlook piuttosto cauto potrebbero aggiungere pressione alla valuta statunitense. Ma nel complesso, dal nostro punto di vista la situazione è destinata al ribasso sul cambio Euro/Dollaro.
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