Piazza Affari: chiusura in positivo grazie alle banche

Daniele Sforza

25 Settembre 2012 - 18:11

Piazza Affari: chiusura in positivo grazie alle banche

Giornata incerta e altalenante per Piazza Affari, che apre malissimo e chiude in positivo.

Una giornata dai due volti

L’agenzia di rating Standard&Poor’s allunga l’ombra della recessione su Italia e Spagna, in mattinata, e le Borse europee vedono rosso. Piazza Affari cala, nonostante il buon esito dell’asta dei titoli di Stato, mentre lo spread Btp-Bund sembra salire vertiginosamente, e a metà seduta la Borsa di Milano risulta la peggiore tra i listini europei.

Poi arriva Mario Draghi, che con le sue parole rassicura i mercati: l’Eurozona è in miglioramento, gli investitori stanno per tornare, c’è ottimismo. Parole chiave fondamentali per ridare ossigeno ai mercati, coadiuvati anche dal buon avvio di Wall Street. Lo spread Btp-Bund riscende, Milano respira e torna in verde.

Alla fine l’indice Ftse Mib ha chiuso guadagnando lo 0,41% a 15.932 punti. Il Ftse Italia All-Share ha guadagnato lo 0,34% a 16.854 punti.

Svettano le banche

Titoli bancari in evidenza, grazie al recupero delle perdite registrate in mattinata.

Svetta in cima UBI Banca, che ha chiuso al +3,41% a 3,156 euro, seguita dalla Banca Popolare di Milano (+2,96% a 0,4521 euro), Intesa Sanpaolo (+2,88% a 1,284 euro), Banco Popolare (+2,83% a 1,273 euro) e Unicredit (+2,10% a 3,504 euro).

In luce anche Tenaris, che ha guadagnato il 2,85% a 16,25 euro, ma soprattutto Telecom Italia Media che ha chiuso a +5,52% a 0,197 euro, dopo le offerte per gli asset messi in vendita da Telecom Italia, presentate rispettivamente da Discovery Channel, 3 Italia e sopratutto Clessidra, che vorrebbe acquistare interamente Telecom Italia Media.

Male Fiat, Enel e Pirelli

Dopo la buona prova di ieri, Fiat registra la peggiore performance, chiudendo a -2,30% a 4,496 euro.

Giù anche Enel (-1,86% a 2,954 euro): sul Gruppo si è espresso il sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, che ha rivelato che lo Stato Italiano al momento non ha alcuna intenzione di cedere altre quote possedute nel capitale di Enel ed Eni, ma non si esclude una valorizzazione futura.

Anche Pirelli sale sul podio negativo, dopo aver chiuso a -1,69% a 8,725 euro.

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