L’accordo sul fiscal cliff negli Stati Uniti ha messo in moto diversi meccanismi di correlazione sui mercati finanziari. L’appetito per il rischio sta spingendo gli investitori a comprare gli asset più rischiosi, tra cui azioni, bond ad alto rendimento e commodity. Il clima di euforia sta favorendo anche il petrolio Wti, che è salito fino a toccare un massimo di giornata a 93,77 dollari al barile.
L’exploit del greggio americano arriva dopo che tra inizio novembre e fine dicembre si era formata una lunga fase di accumulazione sui bottom di periodo, culminata con il breakout decisivo della soglia psicologica dei 90$ al barile nella seduta del 26 dicembre. Dai minimi di area 85,8$ di inizio dicembre scorso, il prezzo del petrolio Wti è salito del 9,3%. Il top di oggi ha spinto la quotazione del greggio sui massimi da oltre due mesi.
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