Pensioni ultime notizie: gli statali potranno andare in pensione anticipata usufruendo delle nuove misure inserite nella riforma. Slitta però la buonuscita.
Con la riforma delle pensioni approvata con la Legge di Stabilità anche gli statali avranno la possibilità di andare in pensione anticipata usufruendo delle nuove misure.
Molti dipendenti pubblici interessati all’uscita anticipata grazie all’Ape o alla Quota 41, da mesi pongono il dubbio circa l’erogazione della buonuscita.
Andando in pensione anticipata viene anticipato anche il termine di erogazione del trattamento di buonuscita oppure occorre comunque attendere il raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia?
Le ultime notizie sulle pensioni per gli statali non sono positive in questo senso: sulla base di quanto disposto dall’articolo 1, comma 184, 192, 196 e 201 della legge 232/2016, infatti, è previsto che qualora il dipendente pubblico acceda alla pensione anticipata usufruendo dell’Ape sociale, della Quota 41 o della RITA il pagamento dell’indennità di fine servizio venga in ogni caso corrisposto secondo quanto previsto dalla Legge Fornero.
Pensioni: statali, buonuscita con pensione anticipata tramite Ape
Quando viene percepita la buonuscita dai dipendenti pubblici che accedono alla pensione anticipata usufruendo dell’Ape social? In base a quanto previsto dall’articolo 1 della legge 232/2016 i termini di pagamento della buonuscita inizieranno a decorrere a partire dal raggiungimento del requisito anagrafico richiesto per accedere alla pensione di vecchiaia, ossia al compimento dei 66 anni e 7 mesi in base a quanto previsto dalla legge Fornero per i lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego. Salvo istruzioni dell’Inps che diano informazioni diverse, quindi, i dipendenti pubblici che accederanno all’Ape social potranno percepire la prima rata del TFS almeno 12 mesi dopo il compimento dell’età per la pensione di vecchiaia, ossia non prima del perfezionamento dei 67 anni e 7 mesi in base ai termini di pagamento da applicare al caso specifico.
Lo stesso trattamento verrà applicato anche agli statali che accederanno alla pensione anticipata grazie al cumulo dei periodi contributivi.
Per quanto riguarda l’Ape volontario, invece, la riforma delle pensioni non sembra prevedere lo slittamento della data di pagamento delle indennità di fine servizio.
Pensioni: statali, buonuscita con Quota 41 e RITA
Per i dipendenti pubblici che accederanno alla pensione anticipata grazie alla Quota 41 o alla RITA, invece, il discorso è leggermente diverso. Per coloro che potranno uscire in modo anticipato al raggiungimento dei 41 anni di contributi o grazie alla rendita integrativa temporanea anticipata, infatti, l’articolo 1 della legge 232/2016 prevede che la buonuscita sia erogata al momento in cui l’interessato avrebbe maturato il diritto alla corresponsione della stessa. Il termine di pagamento del trattamento di fine servizio, in questo caso, risulta fissato tra i 12 e i 24 mesi dalla data teorica in cui il lavoratore avrebbe raggiunto il pensionamento con le regole Fornero.
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