E’ stato approvato un emendamento che garantirà a 2.500 lavoratori della quota 96 l’accesso alla pensione anticipata.
Buone notizie per i Quota 96, ossia i lavoratori della scuola che si sono visti innalzare i requisiti per l’accesso alla pensione a causa di un errore tecnico della Legge Fornero, che non ha considerato che l’anno contributivo nella scuola inizia a settembre e non a gennaio.
E’ stato infatti approvato l’articolo 1 del disegno di legge sulla settima salvaguardia che, grazie a una modifica proposta dalla deputata del Movimento 5 Stelle Tiziana Ciprini, consentirà a 2.500 lavoratori della scuola tra personale amministrativo e insegnanti di accedere alla pensione anticipata, in deroga a quanto previsto dalla Legge Fornero.
I 2.500 lavoratori Quota 96 interessati dall’emendamento sono coloro che hanno maturato i requisiti entro la fine dell’anno scolastico 2011/2012.
Pensione Quota 96, quali sono i requisiti per accedere alla pensione anticipata?
I lavoratori che potranno accedere alla pensione anticipata sono coloro che entro l’anno scolastico 2011/2012 abbiano maturato i requisiti richiesti dalla quota 96, ossia che abbiano maturato 60 anni di età e 36 anni di contributi, oppure 61 anni di età e 35 anni di contributi.
Coloro che rientrano tra i 2.500 interessati dall’emendamento potrebbero, dunque, essere collocati in pensione anticipata a partire dal 1 settembre 2016.
Pensione Quota 96, qual’è il limite di spesa?
Per consentire la pensione anticipata ai 2500 lavoratori quota 96 della scuola, l’emendamento ha previsto un limite di spesa suddiviso in questo modo nel triennio che verrà:
- 22,5 milioni di euro per il 2016
- 58,8 milioni di euro per il 2017
- 50,7 milioni di euro per il 2018
La spesa limite calcolata per il 2016 è molto più bassa di quella prevista per i due anni successivi perché per il primo anno di decorrenza la pensione sarebbe a decorrere dal mese di settembre.
Pensione Quota 96, cosa fare per accedere alla pensione anticipata?
I 2.500 lavoratori quota 96 della scuola per poter accedere alla pensione anticipata in deroga alla Legge Fornero dovranno presentare apposita domanda telematica entro 15 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento.
Spetterà poi all’Inps il compito di provvedere al monitoraggio delle domande stilando un elenco numerico basato su un criterio progressivo che risulterà dalla somma dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva posseduta alla data del 31 dicembre 2012.
Per quanto riguarda la buonuscita, invece, la stessa sarà corrisposta secondo le modalità stabilite dalla legislazione vigente. Il termine iniziale del periodo coinciderà con la data in cui sarebbe dovuta intervenire la cessazione dell’attività lavorativa applicando i requisiti richiesti dalla riforma Fornero. Per questo la liquidazione non sarà corrisposta in anticipo.
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