Pensione: cosa spetta ai familiari superstiti di un lavoratore?

Lorenzo Rubini

26 Gennaio 2022 - 19:08

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Cosa accade se un lavoratore viene a mancare prima di accedere alla pensione? Cosa spetta ai familiari superstiti?

Pensione: cosa spetta ai familiari superstiti di un lavoratore?

Quando viene a mancare un pensionato ai familiari superstiti spetta la pensione di reversibilità. Ma cosa accade se a mancare è un lavoratore che non ha ancora avuto accesso alla pensione? Ai familiari che gli sopravvivono viene erogata qualche prestazione previdenziale?

Rispondiamo alla domanda di una lettrice di Money.it che ci scrive:

“Mio marito e’ morto a 56 anni di tumore (e’ stata richiesta l’invalidità al 100% ) ha versato circa 35 anni di contributi; mi spetta una pensione di reversibilità, con che percentuale? Grazie”.

Pensione di reversibilità o indiretta?

Se al momento del decesso suo marito era pensionato (riceveva, quindi, pensione di vecchiaia o anticipata) le spetta la pensione di reversibilità che dovrà richiedere con apposita domanda all’INPS. La quota spettante è pari al 60% di quanto percepito a titolo di pensione da suo marito al momento del decesso. Se ci sono figli minori a carico o figli maggiorenni (entro i 26 anni di età) a carico e studenti, la quota spettante è maggiorata all’80% o al 100% in base al numero di figli presenti.

Ma se quando suo marito è venuto a mancare non era titolare di pensione previdenziale (l’eventuale pensione di invalidità civile non fa testo) la pensione di reversibilità non spetta. Spetta, invece, la pensione indiretta, ovvero la prestazione che il lavoratore deceduto lascia ai familiari superstiti e che va sempre richiesta con apposita domanda all’INPS.

La pensione indiretta spetta a patto che il lavoratore abbia maturato almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente il decesso. In alternativa spetta al lavoratore che ha raggiunto il requisito minimo per avere diritto alla pensione di vecchiaia, ovvero 20 anni di contributi versati (ma non ha avuto ancora la possibilità di accedere alla pensione non avendo ancora compiuto i 67 anni richiesti dalla misura).

Nel caso che descrive, avendo suo marito maturato 35 anni di contributi, se non era titolare di pensione, è proprio la pensione indiretta che le spetta. I beneficiari della pensione indiretta sono gli stessi che possono richiedere la pensione di reversibilità e, quindi, il primo beneficiario è sempre il coniuge.

Per quanto riguarda le quote spettanti, anche in questo caso al coniuge spetta il 60% della pensione che sarebbe teoricamente spettata al de cuius al momento della morte.
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