Approvato l’emendamento riguardante l’eliminazione dei tagli sull’assegno mensile per la pensione anticipata. Ecco cosa cambia dal 2015
A partire dall’anno prossimo uomini e donne potranno accedere alla pensione anticipata a 62 anni senza ricevere tagli sull’assegno mensile erogato dall’Inps. Basterà aver maturato 42 anni o 41 anni e 6 mesi di contributi.
Questo il fulcro dell’emendamento alla Legge di Stabilità 2015 presentato dall’onorevole Maria Luisa Gnecchi e accolto dal Governo.
Pensione anticipata 2015: cosa cambia?
Se approvato in via definitiva, questo emendamento potrebbe essere la svolta che molti stavano aspettando.
Dal 2015 i requisiti d’accesso per poter accedere al trattamento previdenziale anticipato potrebbero essere i seguenti:
- Uomini: 62 anni + 41 anni e 6 mesi di anzianità contributiva
- Donna: 62 anni + 41 anni e 6 mesi di anzianità contributiva.
Per gli uni e per le altre verrebbe dunque cancellata la penalizzazione che prevede la riduzione sull’assegno mensile Inps dell’1% per i primi due anni e del 2% per i successivi di anticipo sui 62.
La misura costerebbe al Governo circa 5 milioni di euro per il 2015 e 15 milioni per il 2016.
Pensioni d’oro
Nel frattempo si lavora anche sul tetto alle pensioni d’oro, cioè ai trattamenti previdenziali riconosciuti ai lavoratori con un minimo di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995. Per questi soggetti infatti dal gennaio 2012 si applica in pro-quota il calcolo contributivo.
Secondo quanto si legge nell’emendamento all Legge di Stabilità, gli assegni in pagamento e le pensioni da liquidare a partire dal 2015 non potranno superare l’importo che sarebbe stato erogato applicando le regole di calcolo in vigore prima dell’arrivo della Riforoma pensioni (riforma Fornero) del 2012.
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