Paul Krugman: la transatlantica divergenza della disoccupazione

Erika Di Dio

21 Novembre 2012 - 18:12

Paul Krugman: la transatlantica divergenza della disoccupazione

Perseguendo il tema secondo cui l’America sta facendo del "meno peggio" tra le economie più importanti, ecco un grafico che io trovo illuminante:

Nelle prime fasi della crisi, la disoccupazione aumentò più rapidamente negli Stati Uniti che in Europa. Questo è soprattutto il risultato di differenze nelle istituzioni: è molto più facile licenziare la gente in America. Da un certo punto del 2010 in poi, tuttavia, la situazione degli Stati Uniti è gradualmente migliorata; inizialmente parte del calo nella disoccupazione avveniva soprattutto con persone che abbandonavano la forza lavoro, ma più recentemente ci sono stati dei progressi, seppur modesti, nel rapporto fra il lavoro e la popolazione in questione.

Nel frattempo, l’Europa è andata sempre a peggiorare; ora ufficialmente in recessione, ma la verità è che ha fatto un percorso in discesa per tutto il tempo.

Perché la divergenza?

La risposta ovvia è che l’austerità è scoppiata nel 2010 e che i fautori dell’austerity hanno intrapreso delle politiche in maniera molto più completa in Europa che negli Stati Uniti.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Paul Krugman blog

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