Pattern 123 low su GBP/NZD e gestione del trade

Oggi andiamo ad analizzare un pattern grafico molto noto nel settore del trading online, portato alla ribalta dal famoso trader americano Joe Ross. Si tratta di uno dei trader più longevi ancora oggi in circolazione e operativi sui mercati finanziari mondiali, sebbene il suo focus sia ormai maggiormente concentrato sull’attività di formazione in numerosi paesi del pianeta. Il pattern è l’123 di Ross, per il quale esiste sia una versione rialzista che una ribassista. L’idea di fondo è che i trend siano destinati in ogni caso a toccare un fondo, soprattutto quando lo stesso non appare molto solido.

Se poi viene a configurarsi anche uno specifico pattern grafico, con uno swing del tipo 1-2-3, ecco che si spalancano le porte per una ghiotta opportunità di trading operativo. Oggi ci concentriamo sulla versione bullish, quindi sul segnale 123 low. Il chart giornaliero mostrato in basso si riferisce al tasso di cambio GBP/NZD, abbastanza liquido ma comunque volatile e caratterizzato spesso da spread piuttosto ampi rispetto alle coppie forex di tipo “majors”. Un momento importante si ha quando i prezzi formano il punto 3: è il segnale che il mercato ha trovato un buon supporto dal quale ripartire, tanto da non riuscire nemmeno ad avvicinarsi al punto 1.

Il breakout del punto 2 fa scattare il segnale d’acquisto, sebbene sia più conveniente attendere sempre la conferma del breakout in chiusura (o tuttalpiù su un time frame più stretto, tipo a 4 ore). Una volta constatata la bontà del segnale long, si può attendere un breve fisiologico pullback e prendere posizione in corrispondenza del punto 2. Nell’esempio appena mostrato, il cross tra la sterlina britannica e il dollaro neozelandese avrebbe garantito ai compratori un ottimo rapporto rischio/beneficio con un rendimento potenziale di almeno 3,5 volte l’ammontare del rischio iniziale.

Alla prossima pillola!

Nicola D’Antuono