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Partita IVA 2015: regime dei minimi e dichiarazione di inizio attività. I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
venerdì 2 gennaio 2015, di
Dal 1° gennaio 2015 sono entrate in vigore le nuove regole riguardanti le Partite IVA stabilite dalla Legge di Stabilità 2015. Norme che hanno suscitato e continuano a suscitare polemiche e malcontento, soprattutto tra i freelance che si troveranno ad affrontare un vero e proprio salasso.
Renzi promette misure ad hoc, ma nel frattempo la fiscalità sulle Partite Iva si fa sempre più pesante. La tassazione sui minimi salirà infatti dal 5% al 15%, tre volte l’importo previsto fino al 31 gennaio 2014. Viene inoltre ridotto il limite reddituale che consente l’accesso al regime agevolato: 15mila euro (e non più 30mila) per i professionisti e 40mila euro per i commercianti. L’IVA non verrà più calcolata in base al reddito realmente prodotto, ma vengono introdotte delle soglie preordinate in base dal tipo di attività svolta, soglie che saranno del tutto indipendenti dai costi sostenuti.
Queste le principali novità che causeranno non pochi problemi alle giovani Partite IVA.
Lo scorso 31 dicembre l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato alcuni importanti chiarimenti sulla questione. Nel dettaglio si precisa che, a partire dal 1°gennaio 2015:
i contribuenti che intendono avviare una nuova piccola impresa o attività professionale potranno accedere subito al nuovo regime dei minimi introdotto dalla Legge di stabilità 2015 direttamente al momento della richiesta di apertura della partita
Iva.
L’Agenzia delle Entrate chiarisce, infatti, che, fino all’approvazione e pubblicazione del modello aggiornato della dichiarazione di inizio attività, per usufruire del nuovo regime semplificato basterà barrare la casella prevista per l’adesione al precedente “Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, previstodall’art 27, commi 1 e 2 del Dl n. 98/2011”.
Insomma, in attesa della pubblicazione del nuovo modello di dichiarazione di inizio attività, chiunque voglia aprire una partita IVA usufruendo del regime dei minimi, potrà utilizzare il vecchio modello, accedendo a "un sistema di favore con meno adempimenti e meno imposte da pagare".
Per quanto riguarda il nuovo regime forfetario, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che:
Il nuovo regime forfetario per i piccoli contribuenti è stato introdotto dalla Legge di stabilità 2015 ed entra in vigore dall’1 gennaio 2015. L’imposta unica, che sostituirà Irpef, addizionali regionali e comunali e Irap, sarà ad aliquota fissa del 15% sul reddito imponibile determinato forfettariamente sulla base dei ricavi o dei compensi.
Tra i vantaggi che derivano dall’adesione al nuovo regime, nessuna ritenuta d’acconto da applicare ed esonero dal versamento dell’Iva e dai principali adempimenti, come, ad esempio, l’obbligo di registrazione e di tenuta delle scritture contabili. Inoltre nessun limite temporale per la permanenza nel regime e nessun limite di età per accedere. Chi si avvale del regime per avviare una nuova attività, infine, beneficerà di un’ulteriore riduzione di 1/3 del reddito imponibile per i primi 3 anni.