"I miei fratelli cardinali sono andati a prendere il Papa alla fine del Mondo": queste le prime parola pronunciate ieri sera dal balcone affacciato su una Piazza San Pietro gremita di fedeli.
Il nuovo Pontefice proviene infatti dall’Argentina, Jorge Mario Bergoglio, 77 anni, Arcivescovo di Buenos Aires. E’ il primo Papa gesuita della storia della Chiesa e l’unico Pontefice non europeo degli ultimi 13 secoli; prima di lui Gregorio III eletto Papa nel 731 proveniva dalla Siria. Era arrivato "secondo" in occasione dello scorso conclave da cui uscì Pontefice Benedetto XVI, e quest’anno non compariva in nessuna classifica dei favoriti.
Il Papa semplice
Leggendo le notizie biografiche di Jorge Bergoglio si capisce perchè sia stato subito definito anche dal Presidente Napolitano "il Papa semplice". E’ una figura di spicco dell’intero continente sudamericano: pastore da sempre vicino ai poveri, andava in giro in autobus e metro, come arcivescovo di Buenos Aires ha deciso di chiudere ricchi palazzi ed ha abitato in umili appartamenti.
"La mia gente è povera e io sono uno di loro", ha detto più di una volta per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. La cosa peggiore che possa accadere nella Chiesa, ha spiegato in alcune circostanze, è che si affermi la "mondanità spirituale", che significa "mettere al centro se stessi". E quando cita la giustizia sociale, invita per prima cosa a riprendere in mano il catechismo, a riscoprire i dieci comandamenti e le beatitudini.
Leggendo queste dichiarazioni si capisce perché Bergoglio abbia scelto per il suo pontificato il nome Francesco, rendendo omaggio al simbolo massimo di umiltà e povertà: San Francesco d’Assisi. C’è da sperare che la scelta di questo nome non rappresenti soltanto una facciata banalmente pauperista del pontificato, ma che si concretizzi in un’azione di forte contrasto al desolante panorama di corruzione morale della Curia romana.
Le ombre sul Papa
Subito dopo la nomina a Pontefice il web è stato invaso da immagini, dettagli, notizie biografiche, voci a sostegno e contrarie al nuovo Papa. Tra quest’ultime si annoverano le voci che raccontano un atteggiamento controverso di Bergoglio nei confronti della dittatura militare in Argentina, che arrivò anche a sterminare migliaia di oppositori politici. Queste accuse accompagnano l’Arcivescono Bergoglio da anni e sono tornate a farsi sentire ancora più forti al momento della nomina: in rete è subito comparsa una foto che lo ritrae accanto a Jorge Rafael Videla, l’autore del golpe del 1976.
Il ruolo di Bergoglio rimane pieno di punti non chiariti anche in un episodio successivo alla caduta del regime sul quale però emergono tesi e pareri contrastanti. Secondo alcune fonti nel 1983, l’allora cardinale Bergoglio si impegnò per la liberazione di due sacerdoti che lavoravano nelle bidonville di Buenos Aires, sequestrati dai militari e oggetto di torture. Secondo altre fonti invece, fu proprio Bergoglio il responsabile dell’arresto dei sacerdoti, avvenuto dopo che il cardinale tolse loro la sua protezione.
Bergoglio a questo proposito ha sempre respinto le accuse, cercando di dissipare tutte le ombre sulla sua persona: “Ho iniziato a muovermi” per la loro liberazione fin dalla “notte stessa in cui ho saputo del sequestro”, racconta Bergoglio, ricordando inoltre che proprio a causa del sequestro incontrò due volte Jorge Rafael Videla, e l’ammiraglio Emilio Massera, tra gli aguzzini più feroci della giunta militare.
Primo giorno di Papa Francesco
Figura controversa quella del Cardinale Bergoglio, che nel primo giorno nei panni di Pontefice ha sorpreso tutti per il piglio deciso e l’attaccamento alla semplicità.
Secondo quanto si apprende da fonti vicine al Vaticano, ci sarebbe già stato un braccio di ferro tra il Maestro delle Celebrazioni liturgiche, che ha proposto al Papa di indossare sulla mozzetta di velluto rosso una croce d’oro, e Papa Francesco che rifiutandosi ha deciso di tenersi la sua croce di ferro.
Questa mattina poi Papa Francesco si è mostrato insofferente alle strette misure di sorveglianza previste per la sua visita in Santa Maria Maggiore dove ha subito protestato: "Sono un pellegrino e voglio andare a pregare da pellegrino tra gli altri pellegrini". Non mi servono le guardie, non sono un indifeso".
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