PIL USA: tutto quello che c’è da sapere

Federica Agostini

28 Febbraio 2013 - 10:01

PIL USA: tutto quello che c’è da sapere

Alle 14:30 di oggi sarà rilasciato il dato sul Prodotto Interno Lordo (PIL) degli Stati Uniti in versione preliminare (la seconda pubblicazione) e relativo all’ultimo trimestre del 2012. Il PIL è la misura principale dell’andamento dell’economia di un paese ed è per questo tenuto in grande considerazione dagli analisti.

PIL: market mover di massimo impatto

In sostanza, il PIL è considerato come uno dei più importanti market mover, in grado di impattare in maniera talvolta significa sul corso dei cambi. In generale, possiamo dire che una lettura superiore alle aspettative, tende ad avere effetti rialzisti sulla valuta di riferimento, il dollaro USA nel nostro caso.

PIL USA: cose da sapere

La stima iniziale per il PIL del quarto trimestre 2012 è stata piuttosto deludente. L’economia ha infatti registrato la prima contrazione in tre anni. Un piccolo calo dello 0.1% che tuttavia ha colto di sorpresa molti analisti, con la prospettiva di una fine d’anno peggiore di quanto previsto.

Si è detto che tale contrazione possa essere attribuita al calo nelle spese per la difesa alla fine del 2012; un calo temporaneo e non preoccupante, supportato dal settore privato che a dicembre ha continuato a mostrare segni di miglioramento.

Per questa seconda lettura, una revisione della prima stima, i mercati prevedono un aggiornamento in zona positiva, con una crescita trimestrale dello 0.5%. Si tratta di un livello ancora basso e inferiore alla media, ma pur sempre una revisione positiva supportata dagli indicatori economici che per l’ultimo trimestre dell’anno hanno dipinto il quadro di una modesta crescita tanto nel settore privato, quanto nelle spese dei consumatori.

Effetto PIL, quanto può durare?

L’effetto rialzista di una lettura positiva, tuttavia, non avrà vita lunghissima, perché i mercati sono ben consapevoli dell’incertezza che aleggia attorno alla questione del bilancio del governo federale.

D’altra parte, invece, una lettura inferiore alle attese (sebbene le probabilità siano scarse) diffonderebbe una "nube" sul sentiment degli investitori nei confronti del Dollaro USA, proprio mentre si avvia il "sequestro fiscale" del governo, alle prese con i residui di ciò che è stato il "fiscal cliff".

In conclusione, il dato di oggi potrebbe essere sopraffatto da un contesto fatto di incertezze, ma al momento la revisione positiva del PIL USA per il quarto trimestre del 2012 rimane l’argomento top delle questioni macro di oggi.

PIL USA: curiosità

  • Storicamente, dal 1947 al 2012, la crescita media degli Stati Uniti è stata del 3.23% ogni anno;
  • Nel marzo del 1950, la crescita ha raggiunto il massimo storico al 17.20%;
  • Nel marzo del 1958, la crescita ha raggiunto il minimo storico al -10.40%;
  • Il dato sul PIL USA viene rilasciato in tre versioni: anticipo, preliminare, finale.

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