PIL USA: -2,9% 1° trimestre 2014. E’ il peggior calo dal 2009, EUR/USD sale sopra quota 1.36
Ben peggiore delle aspettative che lo situavano a -1% la variazione del PIL del 1° trimestre USA è stata del -2.9% dovuta in gran parte all’inverno rigido che ha colpito lo stato americano tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014.
E’ il peggior calo dal 2009 e molti analisti sono rimasti abbastanza sorpresi dai dati usciti alle 14.30 da parte dell’ufficio analisi economica dell’amministrazione americana.
Particolarmente grave la flessione degli ordini dei beni durevoli: -1% contro 0,1% atteso. La difficoltà ad investire in impianti e macchinari da parte delle imprese è forse il segnale che il ritmo di crescita della domanda interna in USA sarà più lento del previsto, poiché minori investimenti comportano ricadute negative sulla domanda di lavoro da parte delle imprese e quindi sulla disoccupazione.
Il dato di oggi giustifica la prudenza del governatore della FED Yellen che nell’ultimo meeting della FED aveva confermato il tapering di -10 mld di dollari portando così il QE mensile a 35 mld di dollari, ma aveva affermato che le prospettive dell’economia americana apparivano ancora incerte per la seconda metà del 2014.
Ciò potrebbe dare la spinta nei prossimi giorni ad ulteriori indebolimenti del dollaro (e a una riduzione del rendimento del decennale USA al di sotto del 2,5%) soprattutto se anche le nuove richieste disoccupazione in uscita domani dovessero essere peggiori delle aspettative.
PIL USA SU BASE TRIMESTRALE. DATI ANNUALIZZATI DAL GIUGNO 1999 AL MARZO 2014
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