Il PD è ufficialmente il secondo partito del Parlamento europeo per numero di rappresentanti dopo il CDU di Angela Merkel. Riuscirà ad imporsi?
Grazie alla clamorosa vittoria ottenuta ieri, Matteo Renzi e il PD si preparano a guidare l’Europa.
Il Partito Democratico non sarà solo il primo partito del PSE che ,con 187 seggi, si configura come la principale forza d’opposizione a fronte dei 212 seggi ottenuti dai Popolari, ma sarà soprattutto il secondo partito del Parlamento Europeo, preceduto solo dal CDU/CSU di Angela Merkel che, avendo ottenuto in Germania il 35,3% dei voti, ha conquistato 36 seggi.
Sarà un Parlamento italo-tedesco quindi, in cui le principali decisioni sono saranno appannaggio della sola Germania, ma dovranno essere discusse e approvate dall’Italia e dal suo Premier.
Renzi ha sottolineato che non esisterà “un’asse Italia-Germania contro la Francia, ma che insieme si lavorerà per cambiare l’Europa”.
Non dimentichiamoci inoltre che sta per cominciare il semestre europeo in cui la nostra Nazione è chiamata a guidare il continente sulla strada del cambiamento e delle riforme.
Gli italiani a Strasburgo
La delegazione italiana presente al Parlamento europeo sarà formato da 73 eurodeputati così suddivisi:
- 31 Deputati del PD,
- 17 Deputati del Movimento 5 Stelle
- 13 Deputati di Forza Italia
- 5 Deputati della Lega Nord
- 3 Deputati del Nuovo Centrodestra
- 3 Deputati dell’Altra Europa con Tsipras.
Il PD nel Parlamento Europeo
Come sottolineato in precedenza, il PD sarà il primo partito del PSE e il secondo partito del Parlamento Europeo. Meglio ha fatto solo il CDU/CSU di Angela Merkel, che pur avendo ottenuto un risultato peggiore in patria (35,3%), avrà a disposizione 36 seggi (96 in totale per la Germania).
Renzi avrà quindi un’opportunità unica nella storia, quella di trattare da pari a pari con la Germania. Per la prima volta, possiamo partecipare alle decisioni che incidono sul nostro futuro e su quello degli altri Stati e non subirle passivamente come è stata sinora.
La linea politica che si decide tra Bruxelles e Strasburgo è diventata fondamentale per ogni Governo europeo. Una linea che sino ad oggi ha avuto un solo padrone: Angela Merkel.
Adesso la situazione potrebbe cambiare, ed è proprio in questo frangente che Matteo Renzi dovrà dimostrare quanto vale, sia come premier che come politico.
L’Italia ha finalmente la possibilità di imporsi e di far sentire la propria voce. Il semestre europeo si aprirà fra poco più di un mese e la guida italiana, in teoria, potrebbe davvero cambiare le cose.
Tutto dipendere dall’abilità dei nostri rappresentati, dalla loro competenza e dalla loro forza.
In teoria qualcosa potrebbe cambiare in Europa, in pratica questi propositi potrebbero essere delusi come al solito.
Il PD è chiamato a svolgere un compito importante e, come ha sottolineato Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa appena conclusa, “non ha più alibi”.
Riuscirà la sinistra italiana dopo un ventennio di totale inadeguatezza a dimostrare quanto vale? Lo speriamo per noi. L’Italia non può permettersi di perdere ancora occasioni del genere.
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