Negli ultimi periodi, tra incertezze finanziarie e volatilità, sembra che il mercato dell’oro abbia mutato forma e, visti gli ultimi esorbitanti cali, molti investitori si chiedono se nel futuro sarà ancora possibile parlare di oro in termini di bene rifugio.
Gli analisti cercano di individuare le cause dei cambiamenti su questo mercato, sottolineando come in periodi particolarmente complicati dal punto di vista finanziario, come quelli che stiamo vivendo, non possono non avere influenze anche sul mercato del metallo giallo.
Oro: bene rifugio di sempre
Secondo una nota azienda di investimenti in metalli preziosi, la Blanchard & Co., nonostante la volatilità raggiunta dal prezzo dell’oro possa indicare che non si tratti più di un bene rifugio, "in realtà gli investitori continuano a considerarlo come un bene con cui proteggersi".
I futures sull’oro hanno raggiunto questa settimana il minimo di un mese scendendo al di sotto dei 1.700,00 dollari per oncia e, secondo gli analisti, l’andamento incostante dei prezzi relativi agli ultimi periodi sono particolarmente interessanti.
Oro: cause del movimento dei prezzi
Ad ottobre, l’oro ha fatto un balzo da 200 dollari arrivando a 1.800,00 all’oncia, rispetto al 1.600,00 di agosto. Una mossa del genere è particolarmente significativa e nonostante in questo momento possa essere in atto il processo di ricerca di una nuova "comfort zone" per i prezzi, secondo alcuni investitori si tratta di un "normale movimento dei mercati". "E’ una cosa che avviene più o meno su tutti i mercati -spiega il direttore della Dillon Gage (un’azienda americana che opera del mercato dei futures)- ma l’oro attira sempre più attenzione di qualsiasi altro bene".
Sia da un punto di vista fondamentale, sia tecnico, secondo gli analisti le cause di questi "repentini movimenti" sono da attribuirsi alla confluenza di diversi fattori: dalla liquidazione degli hedge fund, all’innesco dei prezzi tecnici e dal fiscal cliff che minaccia la recessione in America, alla situazione dela zona Euro con annesse le relative prospettive inflazionistiche e deflazionistiche. Ma, nonostante tutto, l’oro continua ad essere un bene attrattivo per gli investitori.
Oro per coprirsi dai rischi finanziari?
Alcune importanti aziende americane, hanno registrato durante il mese di novembre, un’impennata degli investimenti. Il Gold Investor Index, l’indice che fornisce indicazioni circa il sentiment degli investitori occidentali nei confronti dell’oro (e lo fa tracciando l’attività di compravendita della BullionVault), è salito al massimo di sei mesi durante il mese di novembre. Secondo la BullionVault, infatti, anche se il prezzo dell’oro in questo momento può destare alcune incertezze, è chiaro che "gli investitori occidentali sentono il bisogno di proteggersi dai rischi finanziari che il prossimo anno rappresenta".
La volatilità dell’oro
Negli ultimi periodi abbiamo assistito all’aumento della volatilità tanto sul mercato dell’oro, quanto sugli altri e le ragioni sono certamente i timori e le incertezze relative al contesto finanziario mondiale, passando dal fiscal cliff, all’impasse politico/economico che vive la zona Euro.
Il punto è che molti investitori e trader stanno considerando le possibilità evolutive del prossimo anno e credono che se si andrà verso un periodo di deflazione, detenere oro (che è un bene di copertura contro l’inflazione) non sarà certo un vantaggio. Inoltre, viste le incertezze sul futuro, ha senso cercare di prendere i profitti prima della fine del 2012.
L’oro è ancora bene rifugio?
In questo contesto, che sostanzialmente spacca in due l’opinione degli analisti, la verità forse sta nel mezzo. Da una parte è impossibile non notare come il mercato sia cambiato negli ultimi periodi, dall’altra invece, è innegabile che l’oro continui ad essere considerato per lo più come un valore rifugio.
In questo momento, allora, l’oro è da considerarsi certamente come un bene più sicuro rispetto a molti altri, ma su un punto gli analisti sembrano essere d’accordo: nel futuro, l’oro ha grandi potenzialità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA