Paese che vai lavoro che trovi: sembrerebbe paradossale, ma in un’Europa prostrata dalla crisi, i giovani disoccupati italiani potranno trovare ottime opportunità di lavoro qualora oltrepassino i confini nazionali e si spostino in Svizzera o in Germania. Le professioni più richieste sono, rispettivamente, informatici e ingegneri.
Il paradosso svizzero
Il Paese elvetico è alla ricerca di ben 36mila informatici, che verranno pagati peraltro piuttosto bene. E anche se la vita in Svizzera è piuttosto cara, nessun timore: la retribuzione conterà anche questo. Quando parliamo di elevato stipendio, infatti, si parla non solo di una buona paga rispetto al tempo impiegato lavorando, ma anche per vivere dignitosamente.
L’Università della Svizzera Italiana, con sede a Mendrisio e Lugano, invita soprattutto gli italiani (ma non solo) a recarsi nel Paese degli orologi a cucù e della cioccolata per infoltire l’occupazione in settori in cui ancora non si dispone di una manodopera specializzata. Gli stranieri sono preferiti semplicemente perché accettano stipendi più bassi, e la cosa non va giù agli abitanti locali: è per questo motivo che negli ultimi anni si sono viste in Svizzera campagne razziste, principalmente rivolte contro gli italiani, particolarmente violente. Eppure i dati parlano chiaro, visto che il 25% dei lavoratori locali non sono solo italiani, ma sono anche residenti nel Belpaese e ogni giorno passano il confine per andare a guadagnarsi il pane.
La Svizzera non ha particolari problemi di disoccupazione giovanile, visto che il tasso è stabile al 3%, ovvero il 35% in meno di quella italiana. Certo, le differenze tra Italia e Svizzera sono così tante che sarebbe estenuante elencarle tutte qui, ma il dato risulta evidente. Per gli informatici, in Svizzera, è estremamente facile trovare lavoro: e di certo non si parla di aziende qualificate come Google, Microsoft o Apple, ma si sta comunque parlando di un settore che è nella top five delle aree occupazionali più importanti del Paese elvetico.
Opportunità dalla Germania
Altre buone notizie arrivano dalla Germania, dove il lavoro c’è, e forse perino troppo. In base a quanto riportato dal Passauer Neue Press, nel Paese teutonico sono disponibili ben 33mila posti di apprendistato. Ciò significa che mentre in Italia le aziende cacciano via gli aspiranti dipendenti, in Germania li ricercano disperatamente, soprattutto le piccole e medie imprese.
I tedeschi guardano altrove per coprire le proprie posizioni ancora inoccupate, e gli italiani, soprattutto ingegneri, sono i favoriti.
Avete già fatto le valigie?
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