Attraverso le parole del proprio ministro delle finanze, la Germania torna a farsi sentire riguardo al debito USA. A Berlino regna l’incertezza e la preoccupazione per i possibili risvolti politici che il caldo autunno americano porterà con se, tra poco meno di due mesi. Cosa succederà dopo le presidenziali di novembre?
Wolfgang Schaeuble: "dobbiamo ricordare che il debito americano pesa su tutta l’economia mondiale"
In un discorso tenuto al Bundestag, Wolfgang Schaeuble, ministro delle fiinanze tedesco, ha raccontato l’evidente clima di preoccupazione che regna a Berlino in vista delle imminenti elezioni in America.
"Percepisco una forte incertezza rigardo alle presidenziali in USA a novembre. Il debito governativo è troppo alto. E’ tempo che tutti ricordino che quanto succede in America ha un peso fondamentale sull’intera economia globale" ha rivelato Schaeuble al parlamento federale tedesco.
Una gestione economica debole da parte di Washington ha portato il deficit ad un valore di oltre 1 migliaio di miliardi di dollari negli ultimi 3 anni.
Obama vs Romney: l’incertezza economica pesa sulle elezioni
A questo punto il discorso sul debito e la gestione economica statunitense pesa come un macigno sulle elezioni di novembre. Mitt Romney, candidato repubblicano, non ha esitato a puntare il dito contro la gestione fiscale di Obama, a suo modo di vedere fin troppo lacunosa.
La Casa Bianca, dal canto suo, rimprovera i repubblicani per la resistenza dimostrata nel rallentare il piano attuato dal governo per tenere sotto controllo il fisco.
L’anno scorso, i legislatori americani impiegarono 11 ore per decidere di aumentare il potere di finanziamento del Dipartimento del Tesoro, ed evitare una situazione di default senza precedenti.
Ma Timothy Geithner, segretario al tesoro americano, avverte: entro la fine dell’anno gli USA toccheranno un limite al finanziamento di 16,400 miliardi di dollari.
L’Ocse mette in guardia: il ridimensionamento fiscale americano sarà imponente
A dare la misura del rischio in cui incorre l’economia statunitense ci pensa l’Ocse. L’organizzazione internazionale ha parlato di un ridimensionamento fiscale decisamente imponente previsto per gli USA; una contrazione che potrebbe frenare bruscamente i timidi segnali di ripresa che si erano intravisti nell’ultimo periodo in America.
A meno che i politici non trovino un accordo su un piano comune, un’ondata di tagli alla spesa degli Stati Uniti, con conseguenti incrementi fiscali - manovra che è già stata soprannominata "fiscal cliff" (letteralmente "scogliera fiscale") - sarà pronta a investire gli americani dal mese di gennaio.
Le preoccupazioni tedesche non sembrano poter essere ridotte a semplici esagerazioni a questo punto. Angela Merkel ha cosruito un rapporto di fiducia con Obama, ma la campagna di Romney contro il debito, potrebbe aprire uno spiraglio nella breccia della cancelliera.
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