L’indiscrezione lanciata da La Stampa è stata confermata dal ministro Paola De Micheli: per permettere una riapertura al traffico in tempi brevi, il nuovo ponte di Genova sarà gestito da Autostrade in attesa della possibile revoca.
Sarà Autostrade a gestire il nuovo ponte di Genova, quello ideato da Renzo Piano e costruito in tempi record dopo il crollo avvenuto il 14 agosto del 2018 che ha provocato 43 morti e oltre 500 sfollati.
L’indiscrezione è stata lanciata da La Stampa, trovando poi conferma nelle parole del ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli che è intervenuta sull’argomento ai microfoni di Radio 24.
“Ho firmato io la lettera che ho poi inviato al sindaco Bucci - ha spiegato la De Micheli - per la procedura di collaudo, di consegna e di gestione post-consegna, che va al concessionario”.
Al momento infatti è sempre la società dei Benetton a essere il concessionario e, di conseguenza, l’interlocutore rimane Autostrade che gestirà il nuovo ponte in attesa di capire come finirà la questione della revoca.
Una decisione questa del MIT che sarebbe stata dettata dal fatto che, per tornare ad aprire al traffico in tempi celeri un viadotto fondamentale per Genova, non c’erano altre strade praticabili.
Fino alla eventuale revoca sarà dunque Aspi a gestire il ponte, con questa notizia che ha provocato la reazione del governatore Giovanni Toti che non ha risparmiato diverse stoccate al Movimento 5 Stelle.
“Dopo due anni di minacce, immobilismo, proclami, giustizia promessa e rimandata - ha scritto Toti - il ponte di Genova verrà riconsegnato proprio ad Autostrade, come ha ordinato il governo M5S-PD”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA