Nuovi principi di revisione nei bilanci a partire dal 2015

Roberto Rais

12 Gennaio 2015 - 16:55

Novità commercialisti: via libera ai nuovi principi di revisione in applicazione dalle verifiche dei bilanci 2015. Cosa cambia e cosa dice la Ragioneria Generale dello Stato.

Nuovi principi di revisione nei bilanci a partire dal 2015

La Ragioneria Generale dello Stato ha fornito il via libera ai nuovi principi di revisione, la cui adozione sarà obbligatoria a partire dai bilanci 2015. Attraverso la determina della Ragioneria, infatti, si è formalmente (e finalmente) chiuso l’iter della loro elaborazione, produttiva di un pacchetto di linee guida che sostituiscono quelli attualmente in vigore.

In particolar modo, i nuovi principi sono costituiti da

  • 33 principi di revisione internazionali (ISA Italia), quale rielaborazione degli International Standards on Auditing (ISA), nella loro versione Clarified 2009, emanati dallo International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) di IFAC (International Federation of Accountants) e già fruiti mediante traduzione dal Consiglio nazionale dei commercialisti nel 2010;
  • 2 principi di revisione nazionali, predisposti al fine di adempiere alle disposizioni normative e regolamentari dell’ordinamento italiano, non previste dagli ISA e aventi ad oggetto sia le periodiche verifiche in materia di tenuta regolare della contabilità sociale, sia l’espressione del giudizio di coerenza delle informazioni che risultano essere contenute all’interno della relazione sulla gestione e di alcune informazioni che sono invece contenute all’interno della relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari.

Si riporta inoltre che – come sottolineato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, gli enti convenzionati hanno elaborato il Principio internazionale sul controllo della qualità n.1, denominato “Controllo della qualità per i soggetti abilitati che svolgono revisioni contabili complete e limitate del bilancio, nonché altri incarichi finalizzati a fornire un livello di attendibilità ad un’informazione e servizi connessi”, e in grado di rappresentare un presupposto per la corretta applicazione dei principi di revisione e, pertanto, una linea guida correlata e fondamentale rispetto ai primi.

È lo stesso Consiglio Nazionale, per voce del presidente Gerardo Longobardi, a ricordare come i nuovi principi sopra sintetizzati siano altresì la piattaforma sulla quale verrà costruito il sistema dei controlli della qualità, e che presto rappresenterà il vero aspetto innovativo dell’intervento riformatore della disciplina sulla revisione legale dei conti.

Per quanto concerne l’applicazione dei principi di revisione, Raffaele Marcello, consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla materia afferma sul sito web del Consiglio che essi “diventano giuridicamente cogenti per tutti gli incarichi di revisione legale. Nell’intento di stabilire una gradualità nell’adozione degli standard, nonché di contribuire a diffondere la loro conoscenza ed in generale la cultura del controllo contabile, il CNDCEC ne aveva curato, ormai 5 anni fa, la traduzione e la diffusione.

Viene ora aggiunto un ben più importante tassello nel processo di implementazione dei principi di revisione internazionali anche attraverso la loro contestualizzazione nell’ambito dell’ordinamento normativo e regolamentare italiano”.

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