Ntv in crisi: appello a Renzi e ministri per salvare Italo. I consumatori sostengono l’azienda

Marta Panicucci

4 Settembre 2014 - 11:13

Ntv è in crisi e dalle pagine dei giornali lancia un appello al governo Renzi. Intanto i consumatori e i viaggiatori si schierano dalla parte di Italo

Ntv in crisi: appello a Renzi e ministri per salvare Italo. I consumatori sostengono l’azienda

Si continua a parlare di Ntv. L’azienda versa in una pesante crisi economica, tanto da essere sul punto di mettere in mobilità 300 dipendenti, ovvero il 30% del totale. Ieri la società fondata nel 2006 da Luca di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone ha pubblicato una lettera a pagamento sui principali quotidiani italiani. Il presidente del Consiglio e i viaggiatori devono sapere: questo il titolo della missiva.

La lettere a Renzi e ai viaggiatori
"Fin da quando Ntv ha avviato l’attività è cominciata una strumentale battaglia con ogni mezzo contro la concorrenza, con ostruzionismi di ogni tipo, che ci hanno costretto a superare continui ostacoli". Ntv denuncia che "gran parte del mondo politico, che con il monopolio spesso condivide privilegi e reciproci favori, non è mai intervenuto per tutelare il rispetto delle regole".

L’azienda nata per fare concorrenza privata a Trenitalia, ha raggiunto un livello di indebitamento tale da mettere in discussione la prosecuzione stessa dell’attività. Per cercare di tamponare la crisi economica Ntv ha già rivisto i contratti con i fornitori, tagliato le retribuzioni dei dirigenti e applicato i contratti di solidarietà. Ad oggi sta pensando di mettere in mobilità, spesso l’anticamera del licenziamento, 300 dipendenti. A dare il colpo di grazie a Ntv è recentemente arrivato il decreto competitività del ministro dello Sviluppo Guidi che, decretando la fine del regime tariffario agevolato, incrementa i costi di circa 20 milioni di euro l’anno a partire dal 2015.

Ma "nonostante tutto - scrive Ntv sui giornali - continua a operare con sempre maggiore determinazione e crede più di prima alla sfida della concorrenza, ma ora come non mai occorre la piena attenzione del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dei ministri competenti, affinchè prendano ogni opportuna iniziativa, nel rispetto dell’imparzialità e del libero mercato tante volte evocato dai politici".

I consumatori con Italo
Dalla parte di Ntv si schierano le associazioni di consumatori e i milioni di viaggiatori che scelgono Italo per i loro spostamenti.

A parlare è il segretario generale dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona: "troppo spesso il sistema Italia resta vittima di prepotenze e soprusi attuati dagli operatori dominanti: gli ex monopolisti che impediscono la realizzazione della vera concorrenza, quella gara reale tra operatori disposti a superarsi per conquistare il cliente. E’ inaccettabile quanto accade nel settore ferroviario italiano - prosegue Dona - e l’iniziativa di Italo (Ntv), costretto ad acquistare una pagina di giornale per farsi sentire, dimostra l’immobilismo di chi governa.

Il segretario commenta anche l’ipotesi di mobilità per i 300 dipendenti Italo: "l’eventuale taglio del personale nell’azienda che potrebbe avviarsi, sarebbe disastroso per le famiglie dei lavoratori coinvolti, ma anche per lo stesso servizio ai passeggeri che, naturalmente, subirebbe un abbassamento degli standard di qualità e a pagare, ancora una volta sarebbero i cittadini! Senza contare - conclude - il danno di immagine per il nostro Paese, che dimostrerebbe, purtroppo, quanto fragile sia la concorrenza e la possibilità di investire nel nostro mercato".

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